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Il 24 giugno sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di II e III fascia per le graduatorie di istituto docenti. Centinaia di migliaia di richieste da parte di precari che ripongono nelle graduatorie di istituto le loro aspettative di lavoro. Il 30 giugno 2017 scadranno i termini per la valutazione e l’inserimento al sistema da parte delle segreterie scolastiche. Un tempo assolutamente insufficiente secondo la Flc Cgil, che parla di "scelta irresponsabile" da parte del Miur che "ha dato alle segreterie con un organico sottodimensionato, in un periodo così denso di scadenze, solo una settimana di tempo per un’operazione così complessa e delicata che parla alla qualità del sistema".
Per il sindacato della scuola Cgil in ballo c'è non solo "la regolarità delle operazioni di inizio anno, legata anche alla puntuale e corretta pubblicazione delle graduatorie, strumento per far salire in cattedra i docenti in tempo utile", ma soprattutto della "dignità del lavoro di oltre 50 mila assistenti amministrativi e Dsga ai quali imporre una scadenza cosi ravvicinata significa considerarli dei semplici passacarte senza tenere conto della molteplicità del lavoro che incombe su di essi in questo periodo dell’anno a partire dalle operazioni legate agli esami di Stato e di licenza media".
"Ci chiediamo - scrive la Flc - perché accade tutto ciò? Per l’assoluta irrazionalità del Miur incapace di governare i processi complessi. O per altre finalità incomprensibili. Diversamente non si spiegherebbe perché lo stesso ministero ha impiegato mesi e mesi prima di far uscire il bando, scaricando poi sulle segreterie scolastiche e sul personale tutte le contraddizioni di un sistema ormai in panne".
Le richieste sindacali di dare un supporto alle segreterie, di rivedere i tempi di lavorazione delle domande, di aumentare l’efficienza del sistema informativo, "ripetute più e più volte", nell’intento di rendere "certa e corretta la pubblicazione delle graduatorie", sono rimaste inascoltate. "Ciò dimostra la fondatezza di una battaglia storica che la Flc Cgil porta avanti da anni con la richiesta di spostare le pratiche seriali dalle scuole ai centri ministeriali", continua il sindacato.
Queste denunce sono state al centro dell’incontro che la Flc ha avuto con la ministra Fedeli, lo scorso 21 giugno, in occasione della consegna delle firme #sbloccATA. "Ci aspettavamo dunque una presa in carico del problema e la ricerca delle soluzioni. Ma finora nessuno ha battuto un colpo. Siamo indignati - conclude la Flc Cgil - rendere certe e trasparenti le procedure, semplificare il lavoro amministrativo è innanzitutto una battaglia di civiltà e per la qualità del servizio pubblico e per la dignità del lavoro. Dunque, un impegno per le segreterie scolastiche che va oltre la loro reale possibilità tanto che fin d’ora ci sentiamo di assicurare il nostro sostegno e tutelare in ogni sede quel personale e quei team di lavoro che non riusciranno, giocoforza, a evadere le domande entro il 30 giugno".