“Non mi pare che i rilievi di Camusso e Squinzi siano stati sintonici. Pongono questioni diverse. In ogni caso credo che sia un grande errore sottovalutare la rilevanza e l'utilità dei corpi intermedi, soprattutto in una fase di sofferenza economica e sociale così acuta, perché senza sindacati e organizzazioni di categoria si scivolerebbe facilmente nei movimenti dei forconi”. Per il deputato del Pd Stefano Fassina, intervistato dall'Unità, “chi ha responsabilità politica è giusto che non accetti veti da parte di nessuno, ma una democrazia di qualità si fonda anche sul ruolo attivo e propositivo della rappresentanza economica e sociale”.
“Ai sindacati ogni mese 12-13 milioni di lavoratori e pensionati versano le quote di iscrizione. Rete Imprese per l'Italia il 20 febbraio ha portato in piazza 50mila artigiani e commercianti. Sono cioè forze reali con cui va costruito un rapporto sano, non vanno marginalizzate”, osserva Fassina, che avverte: “Imboccare scorciatoie porta a sbattere”.
Governo: Fassina, basta delegittimare i sindacati
24 marzo 2014 • 00:00