"C'e' sempre una possibile ipotesi di sciopero generale della Cgil. Non l'abbiamo mai derubricato come strumento. Come è noto, lo sciopero generale si proclama quando si ritiene che ci sono le condizioni per farlo. E comunque non lo si decide nel chiacchiericcio e nelle notizie, lo discutono gli organismi dirigenti e in quella sede". Lo afferma oggi (26 gennaio) il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine del direttivo della Camera del Lavoro di Genova.

"Sono due anni e mezzo che noi, come Cgil - aggiunge -, non sempre in solitudine ma, purtroppo, spesso in solitudine, teniamo dritta la barra del fatto che bisogna dare risposte al lavoro e ai lavoratori e che non va bene la politica del governo. In questi due anni abbiamo fatto tantissime cose - ricorda Camusso -: dai presidi alle manifestazioni, tre scioperi generali, scioperi territoriali, scioperi e manifestazioni delle categorie, abbiamo fatto manifestazioni nazionali. Tutti gli strumenti sono nella nostra disponibilità  nella decisione". La forma di protesta più adatta, aggiunge, "è quella che ha il maggior consenso e la maggior risposta dei lavoratori".