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Blocco degli straordinari e delle flessibilità. Questo quanto stabilito nel corso della partecipata assemblea nazionale del settore Gomma-plastica, svolta oggi a Milano presso l’auditorium Don Bosco, in seguito alla posizione unilaterale della Federazione gomma plastica e delle aziende sull'articolo 70 del contratto nazionale di lavoro vigente (verifica degli scostamenti inflativi). È quanto si legge in una nota di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.
Un incontro necessario, per i sindacati, "data l'indisponibilità della controparte di proseguire il dialogo, situazione che mette a rischio l’intero sistema contrattuale del settore, da sempre caratterizzato da relazioni industriali partecipative e soluzioni condivise, ancor più in vista dell’apertura del nuovo tavolo di confronto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro".
“È inaccettabile che si pretenda la restituzione senza le dovute verifiche, che devono rimanere all'interno degli istituti contrattuali – hanno dichiarato Emilio Miceli, Nora Garofalo e Paolo Pirani, segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec –. Non possiamo concedere che si calpestino le relazioni e che si affondi il ruolo del Ccnl, mentre in azienda si continua a chiedere flessibilità e disponibilità al compromesso”.
Per i sindacalisti la "dichiarazione dello stato di agitazione è un'azione volta a sgomberare il tavolo da altre questioni, per riportare le aziende al confronto e ricondurle al senso di responsabilità sociale”.
Miceli (Filctem): verifiche restino nei limiti del contratto
“Non possiamo pensare che nella verifica e con la verifica si riapra il contratto, le verifiche devono rimanere dentro i limiti del contratto”: lo ha dichiarato Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil, nel suo intervento all’assemblea nazionale dei delegati del settore gomma plastica svoltasi oggi a Milano, assemblea in cui i Sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione con il blocco delle flessibilità e degli straordinari. “La Federazione della gomma plastica – ha concluso Miceli –, con la sua chiusura al confronto sulle verifiche inflative, pensa di cambiare la natura del contratto stesso per assecondare l’ingegno di Confindustria di ricondurre l’insieme dei contratti dell’industria sotto l’influenza del contratto dei metalmeccanici. Non è consentito a nessuno utilizzare lo strumento della verifica per cambiare la natura del contratto”.