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Prosegue il confronto fra Cgil, Cisl e Ui sul modello contrattuale. Il prossimo round tra i sindacati si terrà mercoledì prossimo. Un dialogo che parte da tre pilastri: estendere e qualificare la contrattazione; sperimentare nuovi livelli di partecipazione dei lavoratori nei processi produttivi aziendali; il consolidamento delle regole della rappresentanza e della rappresentatività. Intanto infuria la polemica sulle dichiarazioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, secondo il quale non si possono più regolare i rapporti di lavoro sulla base dell’orario. Potrebbe essere una mossa propedeutica all’intervento legislativo del governo.
L'elaborazione di una proposta unitaria non condizionerà comunque i negoziati per il rinnovo dei contratti nazionali. Incassati la settimana scorsa gli accordi sul trasporto pubblico locale (100 euro di aumento dopo una lunghissima trattativa) e quello del cemento, il confronto decisivo in corso riguarda i metalmeccanici (che si presentano con piattaforme diverse): l'appuntamento con la Federmeccanica è in calendario per venerdì prossimo. L’unità sindacale si consolida anche sul fronte pensioni: a dicembre tre importanti appuntamenti unitari per rilanciare la battaglia per cambiare la legge Fornero. Questa settimana (mercoledì a Roma) anche gli Stati generali sulla previdenza complementare con il presidente Covip Francesco Massicci. L'altro fronte caldo è quello dei pubblici dopo la manifestazione di sabato scorso: i sindacati si preparano allo sciopero se dal governo non dovessero arrivare risposte adeguate nella legge di Stabilità, visto che i contratti sono bloccati dal 2009.
Sciopero generale di 2 ore di tutti i lavoratori del Gruppo Eni e della società Saipem entro il 19 dicembre e una manifestazione nazionale a Roma sabato prossimo, 5 dicembre (auditorium "Antonianum" dalle ore 10) con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo. Sotto accusa è la politica industriale del gruppo Eni che, con il nuovo piano di riassetto principalmente rivolto ai mercati internazionali, abbandona la chimica verde e la relega a fanalino di coda dell'Europa, insieme all'incertezza sulla prospettiva industriale di Saipem con il rischio concreto di un secco ridimensionamento. “Chiediamo al governo – insistono le tre sigle – di fare chiarezza, di rispondere non solo in qualità di azionista di riferimento, ma quale soggetto regolatore della politica industriale del Paese”.
Martedì i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini e Conia della Lombardia scenderanno in piazza a Milano per protestare contro la legge regionale di riforma presentata dalla Giunta Maroni che, dicono in una nota, “non risolve i problemi e stravolge le finalità sociali e di servizio dell'edilizia pubblica, scaricando sull'utenza e sui Comuni la sostenibilità del servizio. Il provvedimento – prosegue il comunicato – esclude dalle case popolari le famiglie povere, e trasferisce ai Servizi Sociali compiti e spese di assistenza”.
I lavoratori dei servizi di pulizie e assistenza e delle lavanderie industriali nelle strutture ospedaliere e nelle Asl del Lazio scioperano martedì per difendere il loro posto di lavoro e salvaguardare il loro contratto. Le aziende, per poter lavorare nella sanità, devono partecipare a gare di appalto che attualmente sono esclusivamente al massimo ribasso e nel giro di poco tempo i contratti aggiudicati hanno visto ben tre spending review. La legge di stabilità che sta per entrare in vigore comporta un ulteriore taglio del 5%.
Da venerdì scorso i lavoratori del cementificio Italcementi di Castrovillari (Cosenza) sono in sciopero a oltranza. Lo hanno deciso gli operai dopo la proposta avanzata dalla proprietà di trasformare il sito industriale in centro di macinazione. I lavoratori chiedono di avere il riconoscimento della cassa integrazione senza che Italcementi proceda alla trasformazione dello stabilimento. “Per noi – hanno detto – la proposta di Italcementi è inaccettabile. Con la trasformazione in centro di macinazione si passerebbe dalle attuali 80 maestranze a sole 25”. Il prossimo incontro al ministero si terrà giovedì 3 dicembre.
Scatta la mobilitazione per evitare gli 80 licenziamenti ipotizzati dopo lo sfratto ricevuto dal supermercato Iperpan di viale La Playa a Cagliari. I sindacati temono un effetto collaterale a catena su tutto il gruppo Superemme con circa 1.000 dipendenti e che deve il 15% del fatturato proprio all'ipermercato cagliaritano. La protesta si sposterà mercoledì davanti al palazzo del Municipio in via Roma dove dalle 16,30 una delegazione di lavoratori in sciopero, in concomitanza della prima udienza sullo sfratto, chiederà un incontro con il sindaco Massimo Zedda.
Mercoledì 2 dicembre a Roma, nella sede nazionale Cgil in Corso d'Italia 25, il convegno 'Riforma del capitalismo e democrazia economica'. L'appuntamento è alle ore 14 presso la sala Santi. L'iniziativa sarà l'occasione per presentare il volume (Ediesse) realizzato con il contributo di dirigenti sindacali ed economisti che compongono il forum Cgil dell'economia. Nell'elaborazione del 'libro rosso', che fa seguito a quella del 'libro bianco' per il Piano del Lavoro 2013, si intraprende l'analisi di una possibile riforma del capitalismo, anche finanziario.