PHOTO
Questa è la settimana in cui si festeggia il 110° compleanno della Cgil e si conclude la raccolta delle firme per la Carta dei diritti universali del lavoro. I due eventi coincidono giovedì, 29 settembre, con una festa a Roma in Piazza del Popolo, a partire dalle ore 17. E' una festa, ha spiegato il sindacato, con cui si concluderà la raccolta firme per la Carta, iniziata il 9 aprile scorso. Sarà una serata di diritti, ma anche di musica e spettacolo e vedrà vari artisti alternarsi sul palco: Enzo Avitabile, Paolo Hendel, Med Free Orkestra feat Kutzo e Leo Pari, Modena City Ramblers, Fabrizio Moro, Andrea Perroni. Lo spettacolo sarà presentato da Natasha Lusenti. Ai festeggiamenti, ovviamente, parteciperà il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
Si avvicina, però, il momento di votare il referendum sulla riforma costituzionale. E oggi, 26 settembre, alle ore 10 presso il Centro Congressi Quattro Torri a Perugia, è previsto un confronto sui temi della riforma, per approfondire la materia. Lo ha proposto la Cgil dell’Umbria con una iniziativa che vedrà impegnati nei fronti del sì e del no il professor Mauro Volpi, costituzionalista, e Luca Castelli, docente di Diritto Pubblico all’Università di Perugia. A introdurre i lavori sarà il segretario generale della Cgil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla.
Sempre oggi, a Cagliari, l'Assessorato regionale all'Industria ha fissato per le 18 l'incontro con i sindacati per discutere sul futuro della Vesuvius di Macchiareddu, lo stabilimento che la multinazionale inglese dell'acciaio ha annunciato di voler smantellare entro il 31 dicembre 2016, insieme a quello di Avezzano (L'Aquila). Con la chiusura, solamente in Sardegna, rimarrebbero senza lavoro 105 dipendenti diretti e altrettanti indiretti. La Regione ha deciso di muoversi con anticipo, dato che lunedì scorso, in occasione di un'assemblea sindacale, i lavoratori avevano chiesto una convocazione entro la prima settimana di ottobre. Al tavolo è stata invitata a partecipare anche l'azienda.
Prosegue senza sosta la mobilitazione dei dipendenti ex Alstom Power (ora General Electric) contro il piano di 179 esuberi e trasferimenti forzati annunciato dalla multinazionale. Dopo gli scioperi delle scorse settimane dei dipendenti degli stabilimenti di Sesto San Giovanni, Lecco, Firenze, Bari, Bologna, Roma e di Savigliano (Cuneo), e dopo l'incontro al ministero del 6 settembre, oggi 26 settembre, esecutivo e sindacati s'incontrano di nuovo a Roma. L'incontro avviene proprio a ridosso dei licenziamenti, che dovrebbero iniziare il 30 settembre. Due le questioni principali da affrontare: il trasferimento forzato di circa 50 dipendenti dai vari stabilimenti italiani, e il futuro dell’impianto di Sesto San Giovanni, nel quale sono previsti gli esuberi a causa del passaggio dalla produzione all'attività di “service”.
Martedì 27 è invece il giorno dell'incontro tra il Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Tommaso Nannicini, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, al fine di completare il confronto in atto su politiche del lavoro e pensioni. L'incontro previsto per il 21 settembre scorso è stato rinviato per approfondire alcuni temi. L’obiettivo è quello di delineare una sintesi sui risultati del ciclo di incontri avviato il 24 maggio scorso. Al tavolo si affronteranno le novità sulle pensioni di usuranti, precoci e anticipata. In questo ultimo faccia a faccia andranno stabilite le manovre che dovranno essere inserite nella legge di stabilità 2017 e che formeranno il pacchetto della riforma del sistema pensionistico.
Sempre per martedì 27 settembre è previsto un presidio a Venezia per protestare sulle difficoltà nei finanziamenti che hanno portato all'interruzione delle giornate lavorative dei lavoratori a tempo determinato di Veneto Agricoltura. Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil del Veneto hanno quindi dichiarato lo stato di agitazione dell’ente e il presidio a Venezia, davanti a Palazzo Balbi, per a partire dalle ore 10). A non essere stati retribuiti sono 85 lavoratori a tempo determinato, in un clima di incertezza, rimasto tale anche dopo l’ultimo incontro con la dirigenza di Veneto Agricoltura.
Il 28 settembre invece riparte la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici dell'industria e dell'installazione d'impianti, bloccato ormai da diversi mesi. Federmeccanica ha convocato i sindacati, anticipando che intende avanzare nuove proposte. È questo forse un primo risultato delle lotte realizzate in questi mesi dai lavoratori e della tenuta unitaria del sindacato. L'obiettivo del tavolo è quello di realizzare una vera trattativa per qualificare il contratto ed estendere la contrattazione aziendale. Il nodo resta quello del salario, e per questo, in attesa di conoscere le nuove proposte di Federmeccanica, i sindacati hanno confermato lo sciopero degli straordinari e delle flessibilità per tutto il mese di settembre.
Continua intanto la campagna nazionale #cimettiamoletende, con cui la Flai Cgil caratterizza la sua presenza capillare sui territori. Il sindacato dell’agroindustria Cgil sta piantando tende rosse in giro per l'Italia, nelle piazze, nei luoghi di ritrovo, davanti ai campi di raccolta per incontrare i lavoratori nei loro luoghi di lavoro. Dal 28 al 30 settembre la tenda sarà a Mantova in piazza Mantegna. Verrà effettuata una distribuzione di materiale di categoria e dei servizi confederali, proiezione di film e convegno dal titolo "TTIP: Minaccia o opportunità. Se ne parla col mondo del lavoro".
Il 29 settembre c'è anche la manifestazione nazionale dei lavoratori delle Camere di commercio contro lo schema di decreto legislativo che prevede il riordino, e che se venisse approvato dal Parlamento, secondo i sindacati, sarebbe una messa in liquidazione di esperienze consolidate al servizio dello sviluppo e di sostegno all’economia reale. A organizzare la manifestazione unitaria sono i sindacati Filcams, Fisascat e Uiltucs, mentre a rischiare il posto di lavoro sono migliaia di lavoratori dipendenti dalle Unioni camerali regionali, dalle aziende speciali e da quelle di sistema. Gli esuberi, infatti, aprirebbero una fase incerta senza alcuno strumento d'integrazione al reddito. La richiesta dei sindacati a governo e parlamento è quella di ripensare profondamente il disegno di riforma e di garantire la continuità occupazionale.
Venerdì 30 settembre è invece il giorno dello sciopero regionale dei trasporti in Lombardia. La motivazione è “l’inaccettabile morte dell’operaio che lavorava presso la Gls di Piacenza avvenuta nella serata di mercoledì 14 settembre durante una protesta sindacale”. Sula dinamica dell'incidente va fatta ancora piena luce, ma per Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti Lombardia rappresenta l’ennesimo gravissimo episodio che interessa il settore della logistica. Da tempo i sindacati denunciano, le condizioni di grande precarietà e criticità di questo settore strategico con ritmi di lavoro spesso fuori da ogni previsione di legge, retribuzioni al di sotto del contratto nazionale di lavoro, ricatti e sfruttamento. Per questi motivi i sindacati proclamano questo sciopero regionale di tutto il personale dipendente delle imprese del settore logistica, trasporto merci e spedizioni, per l'intera giornata lavorativa. Lo sciopero sarà accompagnato da un presidio sotto la Prefettura di Milano.