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Resta delicata e complessa la situazione di Condotte, il terzo gruppo di costruzioni italiano, che rischia il tracollo a causa di una drammatica situazione finanziaria. L’incontro della scorsa settimana al Mise tra i vertici del gruppo, i sindacati di categoria e il ministero non ha fatto registrare progressi nella vertenza. Per oggi, lunedì 25 giugno, è stato invece convocato il consiglio di gestione di Condotte, nel quale dovranno necessariamente essere prese decisioni importanti, anche in vista dell’imminente scadenza del 17 luglio prossimo, data ultima per il deposito del piano concordatario.
“Un coordinamento tra i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico” è quanto invece chiede la Filt dopo l'incontro della scorsa settimana sulla vertenza Fedex Tnt. Una situazione che, come da procedura, è approdata al ministero del Lavoro, dove si tiene l’unico tavolo per trovare un accordo con le necessarie garanzie occupazionali. Entro il 6 luglio, termine di chiusura della procedura la trattativa deve entrare nel merito e scongiurare i 361 licenziamenti e il trasferimento di 115 lavoratrici. I prossimi incontri con le due aziende sono oggi 25, domani 26 giugno e poi il 4 luglio, di nuovo alla presenza del ministero del Lavoro.
È slittato sempre a oggi, 25 giugno, anche l’incontro (che si sarebbe dovuto tenere giovedì 21) per discutere dell’accordo di programma per le acciaierie ex Aferpi di Piombino (Livorno). L'appuntamento è a Roma, presso la sede del ministero dello Sviluppo economico. Saranno presenti i rappresentanti di Jindal e delle istituzioni locali, il ministero dello Sviluppo economico non ha però invitato a partecipare i rappresentanti dei lavoratori, ha fatto sapere la Fiom Cgil che ritiene l'atteggiamento del neoministro Di Maio “inaccettabile”, perché “impedisce alle organizzazioni sindacali di partecipare a un passaggio chiave del rilancio dell’acciaieria, togliendogli la possibilità di avere certezza che le garanzie richieste sull'occupazione e sullo sviluppo siano debitamente presenti negli accordi che si andranno a sottoscrivere".
La trattativa sulla vertenza Almaviva Palermo continua invece domani, 26 giugno, con due tavoli separati. A porre la pregiudiziale dei “tavoli separati”, sono stati la scorsa settimana i sindacati Cisl, Uil e Ugl durante l’incontro presso l’assessorato regionale al Lavoro per affrontare la crisi del call center. Durissima la reazione della Slc Cgil, che giudica “grave e insensato” rinunciare all'unità sindacale e tornare indietro alla logica della separazione.
Restando in Sicilia, a quali cibi rinunciano gli anziani dopo i 70 anni a causa della crisi? E in una città del sud difficile come Catania, quanto pesa in questo senso la solitudine, il contesto sociale ed economico? È un’indagine nuova nel suo genere quella che sarà presentata sempre martedì 26 giugno a partire dalle 9,30 nel salone “Russo” di via Crociferi 40, nel corso dell’incontro pubblico organizzato dallo Spi e dalla Cgil di Catania sul tema: “Senilità, la necessità dell’integrazione alimentare”. I risultati della ricerca Spi in collaborazione con Auser evidenziano che gli anziani che consumano meno di tre pasti al giorno sono il 12,7%, “ossia una quota critica di persone con una frequenza di pasti largamente insufficiente per un dieta equilibrata”.
La Cgil e la Fiom, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe di Vittorio e la Fondazione Claudio Sabattini, mercoledì 27 giugno alle ore 12.00 (in Sala Santi presso la sede della Cgil, Corso D’Italia 25) terranno una conferenza stampa con l’intervento di Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil e Francesca Re David, segretaria generale Fiom. Davide Bubbico, Università degli Studi di Salerno, presenterà i primi dati della ricerca sulle condizioni di lavoro negli stabilimenti Fca e Cnhi. Nel corso della conferenza stampa si discuterà anche del futuro produttivo, occupazionale e contrattuale di Fca e Cnhi.
Dopo il blocco alle navi di migranti delle Ong imposto dal ministro dell’Interno Salvini, e dopo la proposta choc di censire Rom e Sinti in Italia, cresce la mobilitazione e la reazione nel Paese. In Toscana l'appuntamento è per mercoledì 27 giugno. Fa seguito all'appello lanciato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dal sindaco di Firenze Dario Nardella. In piazza Ognissanti ci sarà la Cgil della Toscana. Oltre alla Cgil regionale ha aderito anche la Cgil di Firenze, di Prato, di Siena, la Funzione pubblica della Toscana e altre organizzazioni continuano nella loro adesione. “Saremo in tanti. Sarà una manifestazione di popolo”, dicono i sindacati.
A due anni dalla scadenza del contratto, dopo una giornata di mobilitazione nazionale il 25 maggio 2017 e poi uno sciopero con manifestazioni il 18 dicembre 2017, e dopo una serie di incontri tra le delegazioni, il tavolo di confronto sul rinnovo del contratto Edilizia pare in fase di stallo. Per i sindacati edili “rimangono ancora aperti gli aspetti conclusivi del possibile contratto: aumenti salariali, contrattazione di secondo livello territoriale e rapporti amministrativi tra le aziende e le Casse edili. Il prossimo incontro è in programma per mercoledì 27 giugno.
La strada sembra finalmente essere quella utile. Il dialogo tra sindacati e Italiaonline sul durissimo piano di riorganizzazione presentato dall’azienda è ripartito con il piede giusto. Nell’incontro di giovedì scorso a Roma l’ex Seat ha fatto aperture e mostrato disponibilità, confermando l’intenzione di voler perseguire la strada dell’accordo sindacale. Uno spirito di collaborazione subito colto da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che ora guardano con maggiori speranze ai due prossimi incontri, già in calendario per giovedì 28 giugno e lunedì 2 luglio (giorno in cui, senza una soluzione, partiranno le lettere di licenziamento).
Una trattativa complicata e molto articolata è anche quella che riguarda il gruppo Mercatone Uno, entrato in amministrazione straordinaria (con i lavoratori in cassa integrazione). Una situazione che sembrerebbe essersi sbloccata il mese scorso, con la cessione dei punti vendita a due nuove società (Shernon Holding e Cosmo), che però prevedono di riassumere soltanto una parte dell’attuale personale. L’incontro della scorsa settimana a Bologna è stato sicuramente positivo. L’azienda adesso tornerà con una nuova proposta, che i sindacati analizzeranno nell’incontro fissato per giovedì 28 giugno.
La scorsa settimana sono stati anche scongiurati gli esuberi alla Natuzzi. La vertenza è stata sbloccata da un progetto industriale a licenziamenti zero. L’azienda ha presentato una proposta che risponde positivamente alle richieste dei sindacati di completare gli investimenti per rendere competitivi gli stabilimenti italiani ed evitare licenziamenti. Sarà però indispensabile il supporto delle Regioni per cofinanziare i programmi di riqualificazione professionale e per velocizzare le pratiche burocratiche. E proprio il tema del coinvolgimento delle Regioni sarà oggetto di un nuovo incontro della cabina di regia, in programma per il 28 giugno.
Sempre il 28 giugno a Cosenza, presso il palazzo della Provincia, alle ore 16.30, è in programma un’iniziativa Cgil e Filt Cgil dal titolo ‘Modernizzare la Calabria, connettere il Paese: una sfida per il futuro e la democrazia’ a cui partecipa il segretario confederale della Cgil Vincenzo Colla.
A Roma, invece, presso la Cgil nazionale, Corso d’Italia 25, alle ore 10, c'è l'iniziativa della Fiom Cgil dal titolo ‘Sulla via maestra. Democrazia, Lavoro, Europa. La lezione di Stefano Rodotà’, a cui partecipa un altro segretario confederale: Maurizio Landini.
Buona parte dei 110 lavoratori della Comital hanno partecipato la scorsa settimana al presidio davanti al Tribunale di Ivrea, a pochi giorni dalla sentenza di fallimento dell'azienda di Volpiano. È infatti a rischio scaduta la cassa integrazione prevista fino a novembre. E la situazione può essere recuperata solo in presenza di una prospettiva di vendita o affitto dell'azienda, a cui sta lavorando il curatore fallimentare. La situazione è molto delicata, i lavoratori rischiano di restare senza lavoro e senza reddito. Sulla vertenza ci sarà un'assemblea pubblica ai cancelli della Comital venerdì prossimo, 29 giugno, a partire dalle 10, aperta ai sindaci, alle istituzioni locali e ai parlamentari piemontesi.
Nelle Marche, ad Ancona è prevista un'iniziativa regionale unitaria sulla sanità dei sindacati confederali per il prossimo 29 giugno, venerdì, in cui si chiederà alla Regione Marche di farsi parte attiva con le associazioni datoriali private per lo sblocco del contratto nazionale della Sanità Privata fermo da dieci anni.
La Genova antifascista torna in piazza con un corteo che sabato 30 giugno partirà dalla Stazione Marittima per attraversare le vie della città. Un unico grande corteo dietro lo striscione “Genova antifascista” che vedrà sfilare insieme l’Assemblea antifascista insieme a Cgil, Fiom, Anpi, Arci associazioni e partiti. Le iniziative nella città ogni 30 giugno sono una tradizione per ricordare i fatti del 1960, gli scontri seguiti al corteo indetto dalla Camera del Lavoro e appoggiato dall'opposizione di sinistra per protestare contro la convocazione a Genova del sesto congresso del Movimento Sociale Italiano. Un evento che evidentemente quest'anno assume un significato particolare.