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Da oggi, 24 settembre, scadono gli ammortizzatori sociali, in particolare cassa integrazione e contratti di solidarietà, per migliaia di lavoratori del comparto metalmeccanico, a causa delle limitazioni e delle riduzioni introdotte dal decreto legislativo 148/2015. Da Nord a Sud, in molte aziende verrà superato il limite dei 36 mesi a disposizione nel quinquennio. Per questo motivo, Fiom, Fim e Uilm organizzano per oggi, al ministero dello Sviluppo economico, dalle 10 alle 14, un presidio unitario dei metalmeccanici per chiedere risposte immediate al governo ed evitare migliaia di licenziamenti.
Sempre oggi, 24 settembre, tornano poi a scioperare, per l’intera giornata, gli addetti degli appalti ferroviari che effettuano servizi di pulizia a bordo, nelle stazioni e negli uffici di Ferrovie dello Stato, accompagnamento dei vagoni letto e cuccette, ristorazione a bordo dei treni a lunga percorrenza e regionali. Lo sciopero è stato indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl e Fast. Si tratta della seconda mobilitazione nazionale, dopo quella del 20 luglio scorso, e anche in questo caso le motivazioni dello sciopero stanno nel mancato rinnovo degli ammortizzatori sociali, secondo quanto definito dal decreto 148/2015.
Sciopero generale, ancora oggi, in tutti i settori di tutta la provincia di Arezzo per il giorno dei funerali dei due dipendenti dell’Archivio di Stato uccisi la scorsa settimana da una fuga di gas argon all'interno dell’edificio in cui lavoravano. È la mossa di Cgil, Cisl e Uil per sostenere la battaglia a favore della sicurezza sul lavoro. I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil aretini hanno deciso la fermata nella provincia, mentre i sindacati di categoria del pubblico impiego hanno invece proclamato lo sciopero nazionale dei dipendenti del Ministero dei beni culturali.
“Il lavoro e l’emancipazione femminile: il ruolo del collocamento pubblico nel settore agricolo”: se ne parla sempre oggi, 24 settembre, alle 10 all’Auditorium della Rai a Palermo, nel corso di convegno organizzato dalla Flai Cgil Sicilia in ricordo di Lia Pipitone, uccisa dalla mafia il 23 settembre del 1983. Partendo da una vicenda buia di 35 anni fa, la Flai propone una riflessione sulla condizione femminile in Sicilia, con riferimento particolare ai temi del lavoro e della violenza sulle donne e con un Focus sul lavoro femminile nel settore agroalimentare.
Convocato ancora per oggi 24 settembre a Genova, nel pomeriggio, l'incontro sull'accordo di programma per lo stabilimento Ilva di Cornigliano. La convocazione per i sindacati è un fatto positivo, ma bisognerà vedere come finirà la trattativa. I lavoratori chiedono la conferma dell'accordo di programma per Genova.
Un progetto di riforma complessivo del ruolo dell’ufficiale giudiziario. Questo il tema al centro di un’iniziativa promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, in programma sempre per oggi, 24 settembre a Roma, presso la sede della Cisl Fp, in via Lancisi 25, alle 15. L'Italia è al 35° posto su 42 in Europa per l'efficienza del sistema giudiziario. Un limite che si riflette direttamente e negativamente sulla produttività del nostro Paese e sull'attrattività per gli investitori.
In attesa da oltre dieci anni del rinnovo del contratto nazionale, i lavoratori della sanità privata scendono in piazza a Roma domani, martedì 25 settembre, per rivendicare i loro diritti. A promuovere l'iniziativa sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl dietro le parole: 'Ora basta, #TempoScaduto!'. La trattativa per il rinnovo del contratto, che interessa una platea stimata pari a circa 150 mila lavoratori, procede per i sindacati “troppo lentamente e va sbloccata”.
Domani, martedì 25 settembre, a Genova, dalle ore 9,30, presso il cinema Albatros, si terrà l’iniziativa pubblica dal titolo “La vita, il lavoro, il futuro dopo il Ponte Morandi”. Obiettivo dell’iniziativa, indetta dalla Camera del lavoro di Genova e dalla Cgil nazionale, è quello di ripensare, in seguito al crollo del Ponte Morandi, ad un nuovo sviluppo per la città che la riscatti da quanto accaduto e che la riconsegni ad un futuro migliore. Tra gli altri, parteciperanno il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Genova, Ivano Bosco, il sindaco di Genova, Marco Bucci. All’evento saranno presenti i segretari confederali della Cgil nazionale, Gianna Fracassi e Maurizio Landini.
Partiranno sempre domani in Parlamento, in Commissione attività produttive della Camera, le audizioni sul progetto di legge che prevede la chiusura domenicale e festiva dei negozi. Saranno ascoltate associazioni e sindacati rappresentativi delle diverse categorie, chiamate a pronunciarsi sulla volontà del Governo di mettere fine di fatto alle liberalizzazioni degli orari dei negozi per tornare alla chiusura domenicale e festiva. Nella lista delle proposte di audizione ci sarebbero 45 enti e associazioni diverse. Sono cinque in realtà le proposte di legge dedicate a orari e chiusure domenicali che sono state depositate in Commissione attività produttive.
Il 25 settembre a Roma, presso il Mise è previsto il tavolo nazionale con il gruppo produttore di rame Kme Italy, per discutere del rinnovo dell'accordo aziendale che vede interessate le sedi di Fornaci di Barga, Serravalle Scrivia e Firenze. L'obiettivo dei sindacati è quello di rilanciare il gruppo Kme, favorire gradualmente il reintegro di tutti i lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali attraverso l'aumento dei volumi produttivi e la garanzia degli investimenti.
Dopo lo stato di agitazione, arriva lo sciopero nazionale per i lavoratori di Unicoop Tirreno. Il nuovo piano industriale non ha infatti convinto Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Le tre sigle hanno dunque proclamato lo stop dei 5 mila lavoratori della cooperativa di consumatori del sistema Coop (presente in Toscana, Lazio, Umbria e Campania, con oltre 110 punti vendita) per mercoledì 26 settembre, in concomitanza con l’incontro del “tavolo di crisi” convocato a Roma, presso la sede del ministero dello Sviluppo economico. “Il piano industriale della cooperativa – spiegano i sindacati – si pone quale principale obiettivo quello di ridurre il salario, peggiorare le condizioni di lavoro e abbandonare parte dei dipendenti, una prospettiva inaccettabile”.
UeCare – L’Europa Solidale’ è invece il titolo dell'iniziativa che il 26 e il 27 settembre la Fp Cgil, insieme al sindacato spagnolo Fsc Ccoo e al sindacato europeo dei servizi pubblici Epsu, promuove a Palermo, presso l’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi in via Torremuzza 21. Un appuntamento che si propone di affrontare il tema della migrazione, mettendo al centro il punto di vista dei lavoratori impegnati nella rete della solidarietà: soccorso, accoglienza e integrazione. Una ‘due giorni’ di dibattiti e momenti di confronto – con esponenti sindacali, politici e istituzionali, esperti e studiosi, lavoratori di diversi paesi europei – con un focus sul fenomeno della migrazione e sulle condizioni non solo dei servizi agli utenti ma anche delle condizioni di lavoro di chi fa parte della filiera che offre servizi all’immigrazione. Il tutto con l’obiettivo ultimo della costruzione di una rete europea dei lavoratori dei servizi ai migranti.
Un incontro per discutere di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è stato convocato dal Prefetto di Savona per il 26 settembre, alle 10,30, e che vedrà protagonisti i sindacati Cgil, Cisl e Uil. La convocazione è arrivata a seguito dello sciopero e del presidio dello scorso 12 settembre, iniziativa unitaria che ha visto Cgil, Cisl e Uil di Savona incontrare il Prefetto, per costruire un protocollo provinciale per il settore dell’industria che contenga misure di prevenzione più stringenti a partire dal lavoro negli appalti e nel sub appalto.
La chiusura dello stabilimento Abb di San Martino in Strada potrebbe essere un brutto colpo per il territorio del Lodigiano. Oltre 76 dipendenti del polo industriale, che produce soprattutto quadri elettrici a bassa e media tensione, rischiano di essere trasferiti nello stabilimento di Dalmine, nella Bergamasca. Una scelta che, oltre a creare enormi disagi al personale, creerebbe problemi a 70 i lavoratori di piccole imprese artigiane e di servizio che lavorano direttamente e indirettamente con Abb. Fiom Cgil e Fim Cisl, con il sindaco e il prefetto ne parleranno con l'azienda, il 27 settembre nella sede di Assolombarda a Lodi.
Dopo mesi di silenzio il comune di Roma ha spiegato le ragioni del ritardo nell’approvazione del bilancio di Ama. Ma la sua risposta non tranquillizza i sindacati, anzi conferma le previsioni peggiori. “Si vuole portare l’azienda alla crisi e senza indicare i progetti per il futuro. Con i mega appalti già assegnati e quelli futuri, senza un piano industriale che permetta alla capitale di chiudere il ciclo ed essere autonoma, una realtà industriale, si sta di fatto predisponendo lo spacchettamento senza tutelare il patrimonio pubblico”. Lo dicono le segreterie regionali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel che hanno organizzato una prima assemblea cittadina pubblica dei lavoratori di Ama il 28 settembre, che si terrà a Roma, in Piazza Santi Apostoli dalle 10 alle 13.
Il 28 settembre, a meno di clamorosi rilanci, verrà anche reso noto il nome del nuovo proprietario della Melegatti. È stata infatti presentata un'offerta per rilevale le due aziende del gruppo veronese fallito lo scorso maggio. Il 28, infatti, entro le 12 potrebbero arrivare ulteriori offerte con rialzo del 10% sul prezzo base offerto dalla cordata aggiudicataria, che ha messo sul piatto 13,5 milioni.
Si svolge venerdì 28 settembre a Novellara (Reggio Emilia) lo sciopero dei dipendenti ex Millefiori, attiva nel campo dei servizi agli anziani, che confluiranno nella nuova azienda speciale Asp 2020. A motivare la protesta di Fp Cgil e Cisl Fp è il passaggio al contratto della sanità privata; lo stop è stato deciso dall'assemblea dei lavoratori dopo l'incontro tra le parti che si è tenuto in prefettura il 13 settembre scorso.