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“Durante la trionfale campagna permanente del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, avevamo apprezzato un suo cruccio: gli asili nido. Un'attenzione che condividevamo. Alla prova dei fatti, però, il presidente Renzi ha preferito abbandonarsi al solito populismo, la soluzione semplice che guadagna i titoli di giornali e tg: 80 euro alle neo mamme, per tre anni”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil, interviene in merito al cosiddetto “bonus bebè”, lanciato ieri dal premier in un'intervista televisiva.
“Con gli stessi 500 milioni previsti dalla bozza della legge di stabilità circolata in questi giorni – aggiunge Dettori - si potrebbe fare molto di più: costruire e metter in funzione 1000 asili nido in tre anni e garantirne il finanziamento a regime per 60mila bambini, creando così 12mila posti di lavoro. Si tratterebbe di un lavoro qualificato e socialmente utile, di un servizio/strumento di conciliazione più efficace degli 80 auro promessi da Renzi. Migliorerebbe la vita delle famiglie italiane, non delle sole donne, che in assenza dell'offerta pubblica spendono somme ben più alte per educare i propri figli in strutture private. Sarebbe un investimento nel futuro del Paese, non nella carriera di un singolo uomo al comando”.
“Purtroppo si è scelta la strada più semplice e meno utile. Si continuano a utilizzare risorse pubbliche, sempre più limitate e quindi preziose, per un'ininterrotta e costosissima campagna elettorale. Anche per questo – conclude la segretaria generale – scenderemo in piazza il 25 ottobre con tutta la Cgil in difesa del lavoro e dei servizi pubblici, unici argini a una crisi che impoverisce le persone e le rende più sole”.