I magistrati sono legittimati a esprimere eventuali riserve su progetti di legge. Ad affermarlo è la Corte europea dei diritti dell'uomo, dichiarando "inammissibile" il ricorso presentato da Cesare Previti, in seguito alle vicende giudiziarie del procedimento Imi-Sir. L'imputato sosteneva che fosse stato violato il diritto al giusto processo. La Corte ritiene, in particolare, "che il fatto che gruppi di magistrati critichino dei progetti di legge non è in grado di per sé di alterare l'equità dei processi".