"Passato il momento del cordoglio e della solidarietà per le numerose vittime dell’attentato terroristico avvenuto in Francia, le responsabilità dei singoli attori che si occupano di sicurezza impongono un'attenta analisi. Analisi necessaria per recuperare il tempo perduto e invertire l’attuale politica di Governo in materia. Purtroppo, dopo simili tragedie, appare troppo facile ricordare che la sicurezza è un bene assoluto, fondamentale per ogni democrazia, società, cultura ed economia. Considerarla un costo, con conseguenti tagli lineari, come questo esecutivo sta facendo, significa aggravare i presupposti di gravi rischi sociali e conseguenti danni economici". Così, in una nota, il segretario generale del Silp Cgil di Roma e del Lazio, Antonio Patitucci.
"Ad oggi, si sta affrontando il Giubileo con risorse assolutamente insufficienti, con un apparato sicurezza in difficoltà, che prevede un presunto rinforzo di 400 agenti trasferiti e 95 aggregati, a fronte di una carenza di organico della Questura di Roma di circa 1.850 uomini, con una condizione del parco auto disastrosa, giubbotti antiproiettili in fase di scadenza, caschi Ubot vetusti e insufficienti, tecnologie inesistenti o quasi. Al momento, non sono previsti sottufficiali, assolutamente carenti nella polizia romana e fondamentali per attività di coordinamento e di investigazione. Di fronte a tutto questo, l’impiego dei militari significa sprecare i pochi soldi stanziati per il Giubileo per buttare fumo negli occhi ai cittadini. I militari non hanno una formazione professionale specifica per fare prevenzione e sicurezza. Il loro impiego è un surrogato per coprire le falle delle politiche di Governo in questo campo", denuncia il dirigente sindacale.
"Quanto diciamo, trova conferma nella recente Legge di stabilità che, in materia di sicurezza, non prevede investimenti, ma ulteriori tagli all’organico della Polizia di Stato e la chiusura di alcuni settori di specialità. Certamente la capitale ha una polizia capace e altamente professionalizzata che, da tempo, con il sacrificio dei singoli, nasconde le falle strutturali dell’apparato sicurezza romano. Ma oggi il terrorismo internazionale, al di là delle campagne e degli spot elettorali, ci impone una maggiore concretezza, riguardo agli investimenti necessari a salvaguardare il nostro modello di democrazia e libertà”, cocnlude l'esponente del Silp.