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“Una grande organizzazione come la nostra sceglie di confrontarsi con esponenti della politica, del mondo delle imprese, della cultura, su idee, opinioni, proposte, di contaminare e contaminarsi, per dare risposte al Paese su quelle che sono le principali emergenze. Questo sono per noi le Giornate del lavoro”. Nino Baseotto, segretario confederale della Cgil, presenta così la quinta edizione della manifestazione con al centro i temi del lavoro, dei diritti e delle grandi trasformazioni sociali ed economiche, che sarà per il terzo anno consecutivo a Lecce dal 13 al 16 settembre.
Stamattina a Bari, presso la sede della giunta regionale, la presentazione ufficiale della kermesse, con la presenza del presidente Michele Emiliano, che ha espresso “gratitudine alla Cgil per aver scelto anche quest’anno la Puglia. L’esperienza delle passate edizioni ci dice che si tratta di giornate importanti e interessanti, e il tema scelto parla di un’attualità dove il sentimento popolare va ascoltato dando risposte ai bisogni e non alimentando le paure”.
"Democrazia è" il titolo scelto per l’edizione 2018. “Abbiamo convinzione che il populismo non sia la risposta alla crisi della politica, ma è la negazione e l’aggravamento della crisi della politica. Vorremmo – ha spiegato Baseotto – che le Giornate del lavoro possano essere un piccolo contributo all’idea che abbiamo di democrazia, che è molto diversa: che parta dal lavoro e dalla dignità delle persone, che affronti i problemi senza fare propaganda, un’idea fondata su partecipazione e scelta di un confronto consapevole tra le persone”.
Le Giornate di Lecce si concluderanno domenica 16 settembre con l’intervista di Marco Damilano, direttore dell’Espresso, al segretario generale della Cgil Susanna Camusso e vedranno tra gli altri la partecipazione del ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Di Maio e del ministro per gli Affari europei Paolo Savona. Come ogni anno, gli incontri e i dibattiti in programma si alterneranno a momenti di cultura, musica, spettacolo e intrattenimento. Previsti concerti, mostre e proiezioni di film.
Per Valentina Fragassi, segretario generale della Cgil di Lecce, “la nostra città è fiera e orgogliosa di ospitare ancora una volta un momento di dibattito importante per l’Italia e anche i nostri territori. In questi anni ci siamo confrontati sulla Carta dei diritti, sulla disintermediazione e ora sulla democrazia. C’è un filo valoriale che corre e lega queste edizioni, e parla di un Paese dove si parla più alla pancia che alla testa delle persone, per distrarre da quelle risposte di cui necessitano, soprattutto al Sud, in termini di lavoro. Senza lavoro non c’è dignità della persona, non c’è libertà, non c’è democrazia. Il lavoro è il primo argine a ogni populismo”.
“È importante presentare le Giornate del lavoro in una sede istituzionale e per questo ringraziamo il presidente Emiliano. Il rispetto delle istituzioni, del ruolo della politica, è parte delle risposte ai populismi”, ha esordito Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil pugliese. “Siamo ovviamente felici di ospitare ancora l’iniziativa della Cgil nazionale, che dimostra un’attenzione al Sud e a questa regione che è crocevia di asset importanti per lo sviluppo del Paese. Su tutti penso all’Ilva ma anche alle politiche energetiche come la Tap o alle risposte che bisogna mettere in campo per debellare una pratica odiosa come il caporalato che affligge il settore primario. La storia anche recente dimostra come chi pensa che possa decidere tutto da solo va incontro al fallimento. La strada dello sviluppo è fatta di confronto e ascolto. Noi siamo come sempre nelle piazze, tra la gente, per ascoltare i lavoratori e i cittadini”.
“Tornare a Lecce per la terza volta – ha concluso Baseotto – è una conferma di una scelta strategica che abbiamo compiuto da tempo: dare centralità al tema dello sviluppo del Mezzogiorno, ancora troppo ai margini dell’agenda politica. Non è una scelta una tantum, ma un impegno costante della nostra organizzazione, che ha portato all’elaborazione di una proposta articolata. Un’attenzione mostrata anche dal fatto che tra quattro mesi saremo di nuovi qui in Puglia, a Bari, per celebrare il nostro congresso nazionale”.