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La protesta degli studenti universitari e medi italiani torna in piazza. Dopo la giornata di manifestazioni di mercoledì scorso, infatti, i giovani italiani tornano a farsi sentire in occasione della Giornata internazionale dello studente. La manifestazione è coordinata dalla Rete degli studenti medi e dall’Unione degli universitari.
Manifestazioni, in realtà, si svolgeranno in tutta Europa, con notti bianche, cortei e flash mob. Le iniziative avverranno in contemporanea con le altre unioni degli studenti a livello europeo. Ma ci saranno programmi ad hoc in tutta la Penisola.
Si parte da questa sera, come riferisce il portale dedicato www.17novembre.it, con delle vere e proprie notti bianche della cultura. Per quanto riguarda le iniziative di domani, si inizia in Veneto con assemblee in diverse scuole di città come Belluno, Venezia, Padova e flash mob a Rovigo. In Emilia Romagna 'Aperi-iniziativa' "Non è un paese per studenti" dalle ore 17 da via 4 Novembre 14, a Modena mentre a Bologna verrà realizzata una intervista doppia Rettore-Sindaco su diritto allo studio e cittadinanza.
In Toscana, a Grosseto, convegni e incontri su 'Mafia&Legalità", sulla "Scuola che vogliamo", sui "Giovani e la crisi" mentre a Sansepolcro, provincia di Arezzo, partirà un corteo dalle 8.30. Nel Lazio Frosinone protagonista con il corteo che partirà dalla Villa comunale. In Umbria, invece, iniziative ancora a Perugia: è infatti in programma una manifestazione con concentramento alle 9 in piazza Partigiani e arrivo in Piazza IV Novembre.
Dalle 17 all'una di notte concerto in piazza con musica no-stop di gruppi studenteschi. Diverse, infine, le iniziative in Sicilia: dal corteo di Palermo che partirà da piazza Massimo, a quello di Caltanissetta con tanto di assemblea in piazza; dalla manifestazione per le strade di Mazara ai cortei di Mazara e Lipari. In Sicilia, iniziative a Palermo, Caltanissetta, Mazara, Patti (ME), Lipari (ME)e Rosolini (SR). In Calabria a Ortona e Castrovillari.
“Le politiche di austerity, portate avanti dai Governi Europei – si legge nel comunicato sul sito - non hanno combattuto la crisi. Stanno al contrario peggiorando la condizione economica e sociale di tutta l’Europa. Le cause della crisi non sono state affrontate. I tagli ai finanziamenti della scuola e dell’università pubbliche rischiano di colpire i sistemi di istruzione in molti Paesi. La scuola e l’università sono viste unicamente come un costo che può essere tagliato o ridotto in modo consistente”. “Per questo - concludono gli studenti - saremo in tutte le piazze europee e mondiali, perché come studenti abbiamo la responsabilità di essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, partendo dalle nostre scuole, dalle nostre università e da tutti i luoghi della Conoscenza”.
La scelta della data dell’iniziativa, tra l’altro, non è casuale. Il 17 novembre 1939, a Praga, ci fu una grande manifestazione studentesca contro l’occupazione nazista, e cinquanta anni dopo, sempre nella capitale magiara, una delle manifestazioni che diedero il via alla rivoluzione di velluto. Il 17 novembre 1979, invece, ad Atene, gli studenti greci protestarono contro il regime dei colonnelli, nell’azione passata alla storia come “Rivolta del Politecnico”.