Anche il Giappone non è esente dai colpi della crisi. Il colosso dell'elettronica, Fujitsu, ha annunciato una ristrutturazione che prevede il taglio di 5.000 posti di lavoro a livello globale. Il gruppo nipponico, inoltre, intende trattare coi sindacati sul trasferimento di altri 4.500 lavoratori nel consolidamento delle proprie attività, con quelle di Panasonic, dei chip a circuiti integrati su larga scala (LSI).
Alla nuova società, che negozierà un'iniezione di capitale della governativa Development Bank of Japan, non faranno capo gli asset di Renesas Electronics, a causa di una verosimile spaccatura sui termini dell'integrazione. I sistemi chip LSI, che combinano microprocessori e altri circuiti specializzati, sono indispensabili per l'elettronica di largo consumo e per il settore dell'auto, ma scontano elevati costi di ricerca e sviluppo insieme a una forte concorrenza dei principali competitor stranieri.
Giappone: Fujitsu taglia 5000 posti
7 febbraio 2013 • 00:00