“Ancora una volta da esponenti del Governo si avanzano ipotesi di manomissione della Legge 199/2006 di contrasto al caporalato. Questa volta è il turno del Ministro dell’Agricoltura, Centinaio. Conosciamo già le posizioni della Lega al riguardo, attenta a dare ascolto a quegli imprenditori che temono di vedersi sequestrare azienda e patrimonio se scoperti a sfruttare lavoratori. Non regge la scusa che siccome ci sono ancora caporali e illegalità nel settore primario significa che la norma non è buona. Sarebbe come dire che siccome le mafie ci sono ancora va smantellata la legislazione antimafia”. Così Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia, circa le dichiarazioni del ministro leghista oggi in visita in Puglia per conoscere da vicino l’emergenza Xilella.
“Anche su questa vicenda ci aspettiamo dal Governo interventi concreti. Siamo di fronte a una ecatombe del sistema olivicolo nel Salento. In provincia di Lecce gli oliveti con danni evidenti sono il 45%, per oltre 95mila ettari. Ora i focolai avanzano anche nel Brindisino. Stiamo parlando di un asset strategico nel sistema economico pugliese, che ha fatto i conti con una crisi che ha investito il settore manifatturiero e industriale. Siamo impegnati da due anni su una piattaforma per la crescita sostenibile e l’occupazione in Puglia, con proposte concrete che insistono anche su una modernizzazione dell’agricoltura, in un suo raccordo con centri di ricerca, in sostegno alle produzioni di qualità. E l’olivicoltura è una delle nostre riconosciute eccellenze”.
Per la Cgil, assieme alle misure per limitare la zona infetta, “vanno sostenuti da un lato gli agricoltori – che dispongono di incentivi per l’espianto davvero ridicoli – dall’altro i lavoratori. Secondo stime la riduzione di manodopera in conseguenza della fitopatia – spiega Gesmundo – ammonta a 2.200 unità. E in conseguenza della crisi circa una cinquantina di frantoi sono praticamente senza lavoro. Chiediamo di valutare per i lavoratori agricoli il ricorso ad ammortizzatori, così come in prospettiva di un reimpianto di alberi dopo aver debellato la Xilella, si può pensare di investire in culture alternative come la canapa, per garantire lavoro e sostenere economicamente un territorio che trae ricchezza dall’agricoltura e che vede gli ulivi essere un elemento imprescindibile del valore paesaggistico e ambientale di queste aree”.
“Allo stesso modo critichiamo con forza la proposta di reintroduzione dei voucher, che significano soprattutto nel turismo e in agricoltura favorire lavoro nero e grigio. Al ministro Centinaio più che passi indietro nella lotta al precariato e annunci di manomissioni a una legge di civiltà ottenuta sulla scia di tragiche morti avvenute nelle nostre campagne – conclude il segretario generale della Cgil – risposte sul versante economico e occupazionale. Se c’è qualcosa che non funziona della 199 è che la stessa non viene applicata in pieno, con le imprese che continuano a fare muro rispetto l’applicazione delle regole e dei contratti”.