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Giovedì prossimo il Bundestag, il Parlamento della Repubblica Federale Tedesca, si riunisce per votare sull’ampliamento dell’Efsf, il cosiddetto fondo salva stati. Dal sì della Germania, l’economia e il contribuente più forte dell’Eurozona, dipende il futuro della Grecia, ormai sull’orlo del collasso, e di tutti gli altri paesi indebitati come l’Italia, la Spagna, il Portogallo e l’Irlanda.
Ma in gioco c’è anche dell’altro: la tenuta della coalizione di governo a Berlino. Per la cancelliera Merkel sono questi giorni di passione. Alcuni parlamentari del suo partito, la CDU, e alcuni liberali della FDP hanno dichiarato apertamente di non voler votare l’ampliamento dell’Efsf. Intanto nella colazione di governo si è creato un asse tra il vice cancelliere, ministro dell’economia e leader della FDP Philipp Roesler e il leader della CSU bavarese Horst Seehofer. Non passa un solo giorno senza che i due non dichiarino di non essere più disposti a “finanziare paesi non virtuosi nella gestione del proprio bilancio con i soldi dei contribuenti tedeschi”.
Vacilla dunque la maggioranza di governo proprio nl momento in cui il Fondo monetario internazionale e diversi istituti di analisi economica, mettono in guardia i governi ipotizzando scenari catastrofici come un collasso del sistema finanziario e bancario globale.
Nonostante il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble abbia dichiarato che per l’approvazione dell’ampliamento dell’Efsf non ci siano problemi, visto che i socialdemocratici della SPD e i Grünen hanno deciso di votare a favore, la Merkel ha lanciato un appello ai parlamentari della coalizione di governo affermando che in gioco c’è il futuro dell’Euro, ma anche quello della Germania come motore dell’Europa e come Paese che dall’Euro ha tratto grandi vantaggi.
Mentre dietro le quinte della politica è in atto una corsa contro il tempo per convincere il gruppo dei contrari al fondo salva stati, pare siano 25, la Merkel ha deciso di non porre il voto di fiducia. Ieri sera, in un programma televisivo, la cancelliera ha dichiarato: “Voglio avere la mia maggioranza e sono fiduciosa che la avrò. In gioco c’è l’Euro e l’Euro per la Germania, campione del mondo in export, è importante”.
L’iniezione di fiducia e l’ammonimento della cancelliera sembrano per ora non aver sortito l’effetto desiderato. In tutti i giornali tedeschi non si parla d’altro: governo al capolinea? SPD e Verdi (Grünen) fanno sapere che, se dovessero mancare voti alla coalizione di governo, l’alleanza guidata dalla Merkel sarebbe politicamente finita.
La SPD accusa il governo di nascondere le sue vere intenzioni. “ Mentre a Washington e a Brussel pianificano già da ora nuovi programmi nell’ordine di diversi miliardi il Parlamento e l’opinione pubblica vengono abbindolati. Questo è inaccettabile” sostiene Carsten Schneider portavoce parlamentare della SPD.
Nella sua riunione annuale a Washington la scorsa settimana, il Fondo monetario internazionale ha discusso di un massiccio ampliamento del fondo Efsf e della possibilità di anticipare l’introduzione dell’Esm (European Stability Mechanism), il fondo che dovrebbe prendere stabilmente il posto dell’Efsf. Su questo punto il ministro Schaeuble si è detto possibilista, considerando l’ipotesi di un anticipo dell’introduzione dell’Esm già nel 2012 invece che nel 2013.
Intanto, per la paura di una nuova crisi finanziaria globale il Fondo monetario internazionale, secondo una voce non confermata riportata dal quotidiano di Francoforte Frankfurter Allgemeine Zeitung, vorrebbe aumentare le sue risorse finanziarie portandole a 1,3 bilioni di Euro.
La preoccupazione dell’Fmi e del suo direttore operativo Christine Lagarde non viene più nemmeno celata dalla paura dell’ottovolante dei mercati finanziari. La Lagarde mette in guardia sui rischi del sistema a causa della crisi dell’Euro, dell’alto indebitamento degli Stati Uniti e delle debolezze del settore bancario e tuttavia afferma che una nuova crisi finanziaria mondiale può essere evitata.
Olli Rehn, Commissario europeo per gli affari economici e monetari, ha dichiarato che i Paesi dell’Eurozona stanno pianificando nuovi passi per arginare la crisi . Secondo la BBC il fondo Efsf potrebbe essere quadruplicato, passando dagli attuali 440 miliardi a 2 bilioni di Euro, e il piano dovrebbe essere pronto in 5-6 settimane. Di mezzo c’è la prova del fuoco del voto del Parlamento tedesco.