"L'Italia è caratterizzata da un territorio geologicamente giovane e instabile dove le calamità naturali sono all’ordine del giorno. E purtroppo gli ultimi avvenimenti drammaticamente ci ricordano che la pericolosità del nostro territorio è da tenere costantemente sotto osservazione. Non si può abbassare la guardia in un paese quasi totalmente a rischio idrogeologico: 5.581 Comuni, pari al 70% del totale, sono a potenziale rischio elevato. La totalità del territorio di Calabria, Umbria e Valle d'Aosta, il 99% delle Marche e il 98% della Toscana sono in questa situazione. Senza dimenticare terremoti (tutto il territorio nazionale è considerato sismico) ed eruzioni vulcaniche che rappresentano un altro fattore permanente di elevato rischio geologico". Così una nota congiunta dei geologi, delle professioni, delle università, dei centri di ricerca. E a Firenze, venerdì 25, al Palazzo Vecchio, ricercatori, scienziati, mondo accademico e delle professioni tutti insieme e in modo compatto stileranno e approveranno un documento-appello al governo Monti che sarà poi consegnato alla stampa.