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Ieri, 10 novembre, a Roma il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi hanno firmato un accordo con cui viene finanziato con soldi pubblici il programma 'Galileo' per la ricerca e sviluppo. Il programma verrà realizzato da General electric Oil&Gas.
L'azienda, presente con il presidente del Nuovo Pignone, ha annunciato l'intenzione di aumentare del 50% i volumi produttivi in Italia e di incrementare il fatturato di 1,5 miliardi di euro in 5 anni, affermando che l'accordo dimostra “una volta di più come Ge Oil&Gas continui a trovare in questo Paese le condizioni favorevoli per poter investire in tecnologie innovative e fare business”.
Per Rosario Rappa, della Segreteria nazionale Fiom e coordinatore per il gruppo General electric, “tutto questo è assolutamente positivo per lo sviluppo dell'industria manifatturiera nazionale e dimostra, così come sosteniamo dall'inizio della vertenza per lo stabilimento di Sesto San Giovanni, che un gruppo come General electric è nelle condizioni di poter mantenere un'attività produttiva industriale nel sito milanese”. “Una convinzione che sta alla base della mobilitazione e dell'assemblea permanente dei lavoratori licenziati a Sesto che dura ormai da oltre 6 settimane.”
“È necessario, come sosteniamo da tempo – continua Rappa – che il primo ministro Renzi, che a gennaio scorso aveva annunciato insieme al Ceo di Ge, Jeff Immelt, l'accordo concretizzato ieri, intervenga nei confronti di Ge per riattivare il tavolo al miSe al fine di trovare soluzioni alternative alla chiusura e in grado di occupare su Milano tutti i lavoratori attualmente licenziati.”
“Per la Fiom – conclude – la vertenza non è conclusa e, fino a quando i lavoratori non verranno riavviati al lavoro, oltre all'iniziativa giuridica avviata metteremo in campo tutte le iniziative di lotta, a livello locale e nazionale, necessarie al raggiungimento di questo obiettivo.”