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Garanzia giovani in Basilicata è stato un "flop totale". La Cgil regionale non usa mezze misure nel bocciare gli esiti del piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. L'occasione per analizzare i risultati di questo ed altri strumenti di politiche attive del lavoro messi in campo a livello nazionale e regionale è stato dato dall'incontro sul mercato del lavoro che si è svolto giovedì 18 gennaio a Potenza, alla presenza della segretaria della Cgil nazionale Tania Scacchetti, incontro rivolto ai dirigenti della Cgil Basilicata con l’obiettivo di istituire un gruppo di approfondimento. Un’attenta analisi punto per punto, illustrata da Anna Russelli, componente della segreteria regionale della Cgil, che ha effettuato una ricognizione di tutte le misure attuate dal governo regionale.
Come detto, particolare attenzione è stata riservata a Garanzia giovani che ha una dotazione finanziaria pari a 17.207.780,00 euro in Basilicata. Attualmente - ha riferito Russelli - sono stati attivati 2.632 tirocini oltre ai 1.535 ulteriori, finanziati col cosiddetto Decreto Letta. I posti di lavoro effettivamente creati in Basilicata, grazie al “bonus occupazionale” per le imprese, sono 405 a tempo indeterminato e 35 a tempo determinato. Numeri che non soddisfano la Cgil a fronte delle risorse investite, tanto che il sindacato propone un tavolo di lavoro permanente per discutere, valutare ed eventualmente rettificare la distribuzione delle risorse a disposizione, le tipologie di interventi in relazione a target differenziati e il modello di gestione.
"Garanzia giovani - afferma Angelo Summa, segretario generale della Cgil regionale - è uno strumento sbagliato che non favorisce l’occupazione giovanile ma va nella direzione dello sfruttamento da parte delle imprese che adottano questa misura solo per far fronte ad emergenze che sin scontrano con l’assenza di una politica programmatoria e di investimenti. I tirocini formativi altro non sono che una replicabilità degli strumenti".
Discorso diverso per quanto riguarda il Fondo Basilicata per l’occupazione stabile (l.r. 8/2014). Nato nel 2014, ha prodotto due avvisi per la concessione di bonus (fino a 10.000 euro) per l’assunzione o la stabilizzazione di lavoratori con contratti atipici o precari. La dotazione iniziale era di 5 milioni di euro, mentre le domande hanno evidenziato un fabbisogno di circa 30 milioni di euro. Al 31 dicembre 2016 sono state ammesse a finanziamento 459 imprese che hanno assunto o trasformato 752 lavoratori per un totale di spesa di 15.051.571 euro (il 90% delle imprese sono di piccole dimensioni). "Si tratta dell’unica misura che ha prodotto occupazione stabile - osserva la Cgil - e in prospettiva, va rifinanziata e riavviata".