“Gli scioperi selvaggi nel trasporto pubblico locale stanno diventando, sempre di più, un inaccettabile rituale che, mettendo, di fatto, in crisi il valore delle relazioni industriali, minaccia gravemente il principio della legittimità dell'esercizio del diritto di sciopero e calpesta i diritti dei cittadini utenti". E' quanto afferma il Garante per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali, Roberto Alesse.

“Non può e non deve, in alcun modo, passare la linea per la quale, come a Genova pochi giorni fa – afferma Alesse - la prova di forza, compiuta al di fuori del perimetro della legge, diventi la via per imporre il riconoscimento delle proprie ragioni”.

L'Autorità di Garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali, continua il presidente Roberto Alesse, “come suo dovere, approfondirà quanto sta accadendo, da ieri, a Firenze, a Pisa e a Livorno e non esiterà ad adottare tutti i provvedimenti, anche sanzionatori, che la legge sul diritto di sciopero prevede”. Occorre “però che ognuno faccia la sua parte. Da molto tempo, l'Autorita' chiede al Governo e al Parlamento di farsi carico della delicata questione del trasporto pubblico locale, favorendo, finalmente, da un lato, il rinnovo del contratto collettivo di lavoro scaduto nel 2007 e, dall'altro, decidendo, con urgenza, interventi strutturali per il settore. Il tempo è scaduto”.

Per Alesse "il rischio che il Paese ha davanti è quello di una giungla selvaggia in cui ciascuno si fa giustizia da sé e di una incontrollata diffusione delle proteste, che possono diventare la cassa di risonanza impropria del disagio sociale”.