In vista del prossimo vertice dei Capi di Stato e di governo del G20, che si terrà in Messico (Los Cabos) dal 17 al 19 giugno, la Confederazione internazionale dei sindacati (Csi-Ituc), le federazioni sindacali internazionali (Global Unions) e il Tuac (comitato consultivo sindacale presso l'Ocse) hanno presentato una loro dichiarazione che chiede ai leader mondiali di assumere decisioni rapide, coordinate e incisive per promuovere posti di lavoro di qualità e maggiore eguaglianza sociale come mezzi per una stabile uscita dalla crisi economico-finanziaria globale.
“Il G20 sta affrontando un'emergenza in materia di occupazione e con diverse economie ora in recessione, la disoccupazione rischia di aumentare ulteriormente. Allo stesso tempo, i mercati finanziari continuano a devastare le nostre democrazie, le nostre economie e le nostre società. Le popolazioni sono arrabbiate e le tensioni sociali sono alte". Inizia così il documento, che è stato inviato con una lettera congiunta dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil anche al Presidente del Consiglio italiano, Mario Monti.
La dichiarazione sindacale “L20” chiede, tra l'altro, ai capi di Stato o di governo del G20 di rilanciare la ripresa globale con un “Piano per la crescita e l'occupazione di Los Cabos” che includa gli impegni volti ad aumentare gli investimenti pubblici nei settori dell'istruzione, formazione e delle infrastrutture, nei servizi pubblici di qualità ecocompatibili, in modo tale da creare occupazione. Un patto per l'occupazione giovanile del G20 deve essere un elemento fondamentale del Piano per l'occupazione e la crescita; nel contempo, va dato mandato a un incontro congiunto tempestivo dei ministri delle Finanze con i ministri del Lavoro e dell'Occupazione del G20 di dare seguito alle conclusioni dell'incontro dei ministri del Lavoro e dell'Occupazione (Lemc) di Guadalajara e indire un quarto incontro del Lemc nel 2013, prima del vertice del G20 in Russia;
Vanno poi adottate misure efficaci e vincolanti per regolamentare di nuovo il sistema finanziario, contrastati i grandi conglomerati finanziari “too-big-too-fail”, introdotta una tassa sulle transazioni finanziarie e sradicati i paradisi fiscali; occorre inoltre espandere le strutture di assistenza delle Istituzioni finanziarie internazionali (Ifi) per incoraggiare l'inclusione sociale, promuovere un'occupazione dignitosa e riformare la governance delle Ifi per renderle più democratiche, responsabili e per tenere maggiormente conto dell'adesione globale; bisogna sviluppare un piano d'azione del G20 e di finanziamento del G20 che impegni i ministri del Lavoro e il Gruppo di Lavoro per lo Sviluppo a sostenere l'attuazione del Social Protection Floors, nonché la ratifica della Convenzione OIL n° 102 sulla sicurezza sociale e promuovere un follow-up della Dichiarazione del G20 di Cannes in base alla quale “gli impegni per l'aiuto allo sviluppo assunti dai paesi sviluppati devono essere rispettati”;
Va anche estesa l'assistenza, ridefiniti i sussidi e rivisto il commercio e gli investimenti, al fine di garantire la sicurezza alimentare e ridurre la volatilità dei prezzi delle materie prime; va aumentato il livello di ambizione della Conferenza di Rio + 20, concordando obiettivi globali a favore del lavoro dignitoso, dell'occupazione ecosostenibile e della protezione sociale e mettere in atto piani nazionali che includano le finalità per il raggiungimento di questi obiettivi; va formalizzata l'interazione del G20 con le parti sociali attraverso incontri dell'L20 e B20.
Una delegazione sindacale di alto livello dell'L20 parteciperà al Vertice del G20 a Los Cabos (per l'Italia, sarà presente la Cgil). Delegazioni simili hanno partecipato a tutti i Vertici del G20, incontrando la maggior parte dei Capi di Stato o di governo del G20 e tutti i responsabili delle maggiori istituzioni internazionali.
G20: le richieste del sindacato internazionale
14 giugno 2012 • 00:00