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“Nei prossimi mesi rischiamo di perdere tremila posti di lavoro in Friuli-Venezia Giulia. Se ne parla poco qui, nella nostra regione, alla vigilia di una tornata elettorale importante”. A dirlo è il segretario regionale della Cgil Villiam Pezzetta riferendosi al voto del prossimo 29 aprile in un’intervista a RadioArticolo1. “Si parla tanto della timida ripresa occupazionale, le forze politiche stanno enfatizzando questo – osserva il sindacalista –, ma la realtà è che qui ci sono ancora molte aziende con lavoratori collocati negli ammortizzatori sociali, noi abbiamo stimato in circa 3 mila persone".
"Oggi – avverte il dirigente della Cgil – questi non sono esuberi, ma tutti sappiamo che lo diventeranno non appena gli ammortizzatori scadranno, perché sono quasi tutti lavoratori di difficile ricollocazione. Nel giro di un anno e mezzo assisteremo a un esodo di massa tra persone che sono troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchie per trovare un altro lavoro. Se riusciamo affrontare prima questo problema, forse troveremo delle soluzioni, e noi qualche proposta l'abbiamo fatta. Se invece lo affrontiamo azienda per azienda, realtà per realtà, la vedo dura”.
Parlando dei temi che la Cgil sottoporrà ai candidati alla carica di presidente della giunta regionale, “abbiamo scelto di assumerci anche noi le nostre responsabilità – spiega Pezzetta – e di provare a chiedere alle forze politiche in maniera chiara quale modello di sviluppo hanno in testa. Ma soprattutto abbiamo posto nel nostro documento i temi del lavoro, di quale politica attiva, quale occupazione, quale sanità hanno in mente. Tutti temi che secondo noi devono essere centrali nel dibattito politico. Altrimenti, come avvenuto un po' anche a livello nazionale, si rischia di essere legati solo a due o tre argomenti come la sicurezza e l'immigrazione”.
La Cgil ha fatto una sintesi dei punti essenziali: lavoro, occupazione e sviluppo, commercio, non autosufficienza, sanità e case di riposo. “Temi che noi riteniamo assolutamente cruciali per il futuro della nostra regione – conclude Pezzetta – anche per provare con un po' di presunzione a innalzare il livello del dibattito che non deve ridursi agli slogan, deve toccare gli argomenti con i quali effettivamente ciascun cittadino si trova a dover fare i conti ogni giorno”.