"È la prima volta che in questa regione si firma un accordo con regole certe e trasparenti sulla mobilità del personale, in un comparto in cui operano 20.000 dipendenti". Alessandro Baldassi, responsabile sanità della Funzione pubblica Cgil del Fvg, commenta così l’intesa siglata questo pomeriggio (26 ottobre) a Udine, tra i sindacati e l’assessore alla Salute Maria Sandra Tedesca. "Le aziende sanitarie e ospedaliere – aggiunge Baldassi – saranno tenute ad applicare, in materia di mobilità del personale, criteri che danno applicazione ai principi della riforma e che sono tesi a tutelare i lavoratori con figli minori, parenti da assistere o difficoltà specifiche nella gestione dei carichi familiari. Il tutto con graduatorie pubbliche e dando precedenza alla mobilità volontaria".
A completare l’intesa un secondo accordo sulle risorse da stanziare per incentivare i processi di mobilità attuati nel corso di quest’anno, in modo da ridurre almeno in parte i disagi della mobilità obbligatoria dall’attuale sede di servizio alla nuova sede. "Attraverso tali fondi – spiega ancora Baldassi – sarà riconosciuta un’indennità proporzionale alla maggiore distanza della nuova sede di lavoro".
Se da un lato la Fp-Cgil esprime soddisfazione per la duplice intesa, "che tutela i veri protagonisti della riforma, cioè i lavoratori", dall’altro continua a incalzare la Giunta sul versante assunzioni. "L’accordo sulla mobilità – conclude Baldassi – non può bastare rispetto alla fatica ed ai sacrifici di chi manda avanti la sanità regionale. Chiediamo assunzioni da subito per coprire gli enormi vuoti di organico, con 800 posti persi negli ultimi cinque anni, e il rinnovo del contratto di lavoro, fermo dal 2009".