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Il 13 Aprile 2015 a Zurigo si svolgerà l'assemblea degli azionisti di Holcim per valutare l'andamento economico dell'azienda nell'anno 2014 e per approvare eventuali dividendi per ogni singola azione. A seguito della fusione decisa con Lafarge, che darà vita al più grande gruppo di produzione del cemento al mondo (Holcim Lafarge sviluppano circa 40 mld di euro di fatturato all'anno, con circa 100.000 dipendenti), in questi mesi si è perfezionata la cessione di alcuni asset e stabilimenti in Europa, Canada, Brasile e Filippine al gruppo CRH, con sede a Dublino, per 6,5 mld di euro. Holcim ha annunciato che le condizioni economiche e normative dei lavoratori saranno identiche per il primo anno dal giorno della cessione, e poi dovranno essere discusse con l'azienda subentrante. Questo comporta che la cessione degli stabilimenti a seguito delle variazioni del perimetro produttivo dei gruppi, avvenga senza la tutela dei diritti dei lavoratori.
Un fatto "inaccettabile" per le organizzazioni sindacali che per questo hanno deciso di "far sentire le proprie ragioni" e per questo hanno indetto una manifestazione a Zurigo, in contemporanea con l'assemblea degli azionisti, per protestare chiedendo al management un ripensamento su tale scelta. "Se non contrastiamo questa tendenza espressa da Holcim - scrivono in una nota Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil della Lombardia - passa il principio che nel primo costituendo gruppo mondiale del cemento la cessione degli stabilimenti possa avvenire senza rispettare e mantenere i diritti conquistati dai lavoratori".
La delegazione italiana che parteciperà all'iniziativa di mobilitazione a Zurigo - si legge nella nota dei sindacati - sarà costituita dalle RSU dello stabilimento Holcim di Merone (Co), dalla RSU dello stabilimento Holcim di Ternate (Va), dai delegati della Holcim Aggregati e Calcestruzzi srl, da un gruppo consistente di lavoratori della Holcim, dalle segreterie territoriali di Feneal Filca e Fillea di Como e Varese e dalle segreterie regionali della Lombardia.
Parteciperanno inoltre alla manifestazione "in segno di solidarietà con gli amici e compagni di Holcim impegnati in una battaglia che deve essere dell'intero movimento sindacale" anche le RSU dell'Italcementi di Calusco d'Adda, la RSU dell'Italcementi di Rezzato e i delegati sindacali della sede Italcementi e CTG di Bergamo, la RSU della Fassa Bortolo di Montichiari, la RSU della Sacci di Tavernola e le segreterie territoriali di Feneal Filca e Fillea dei rispettivi territori. Il ritrovo è fissato alle ore 4.30 del 13 aprile 2015 nel piazzale antistante la portineria centrale dello stabilimento di Merone della Holcim.
"Nella ridefinizione dei perimetri produttivi delle aziende nel settore del cemento, sia in Europa che in Italia, assistiamo al tentativo di eludere il rispetto dei diritti dei lavoratori - concludono Fillea, Filca e Feneal della Lombardia - Il caso Holcim-Lafarge a livello comunitario e il caso Sacci-Buzzi Unicem in Italia, narrano quale sia il modello produttivo sul quale articolare i nuovi assetti societari e rendono esplicito il concetto che la manodopera non sia una risorsa da tutelare ma un fattore produttivo da alienare. Per opporci alla svalorizzazione del lavoro, all'equazione 'minor manodopera maggior valore dell'azienda', alla dispersione della professionalità nel settore del cemento; i volti e le voci delle RSU del comparto in Italia prenderanno la parola durante l'assemblea degli azionisti Holcim convocata allo stadio di Zurigo".