Venerdì 31 marzo sarà #Fuoriservizio. Migliaia do lavoratrici e lavoratori della ristorazione collettiva e commerciale, delle Agenzie di Viaggio, delle Pulizie Multiservizi prenderanno parte alla manifestazione nazionale al motto di #VogliamoilContratto prevista a Roma in piazza della Bocca della Verità a partire dalle ore 9.00, e allo sciopero proclamato a seguito dell'interruzione dei negoziati per il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, attesi da più di 4 anni.
Le trattative per i rinnovi, avviate nei mesi scorsi, si sono interrotte senza trovare una soluzione condivisa tra le parti. La Filcams Cgil congiuntamente a Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, ha proclamato uno sciopero unitario degli addetti dei diversi settori per l’intera giornata di venerdì 31 marzo con manifestazione nazionale che si terrà a Roma in P.zza Bocca della Verità dalle ore 9.00.
Lo sciopero intersettoriale a difesa del Ccnl è proclamato a fronte delle richieste delle controparti, che, anche se di settori diversi, continuano ad avanzare proposte insostenibili tra cui la riduzione del trattamento economico di malattia, delle tutele in caso di cambio appalto e delle condizioni per i nuovi assunti, oltre che inaccettabili proposte salariali che non recuperano il potere di acquisto. Dopo oltre 4 anni di attesa gli addetti dei diversi settori non sono più disposti a cedere ai ricatti e alle provocazioni che vogliono minare i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori. Per questo anche da Parma partirà una nutrita delegazione (la partenza in pullman è prevista alle ore 1.00 di notte dal parcheggio antistante la Camera del Lavoro) per contribuire alla riuscita della mobilitazione e ridare voce al lavoro e chiedere dignità e rispetto.
Non è più sostenibile che le aziende e le cooperative presenti in questi settori neghino la dignità dei lavoratori non rinnovando il contratto nazionale, chiedendo, per la firma, l'accettazione di condizioni peggiorative e mettendo in discussione temi fondamentali, per la vita delle lavoratrici e dei lavoratori, come la malattia, il salario, le norme che tutelano il cambio di appalto, materie che, come dimostrano le cronache giudiziarie degli ultimi mesi, attengono, oltre che alle condizioni di vita e di lavoro delle persone, anche alla legalità e alla sicurezza.