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I lavoratori della Froneri hanno deciso il presidio permanente davanti ai cancelli dello stabilimento. La decisione è stata presa in assemblea dopo che dall'incontro di ieri (6 novembre) al ministero dello Sviluppo economico non è arrivata nessuna soluzione. L’azienda, si legge in una nota della Cgil Parma, "non ha portato piani alternativi alla chiusura della fabbrica di Parma e ai licenziamenti senza ammortizzatori sociali. Dal 27 settembre viene suonata sempre la stessa musica, nonostante le forti sollecitazioni delle istituzioni, dal Comune di Parma alla Regione Emilia Romagna, fino al Governo. Il sindacato di categoria con comprende tale atteggiamento e lo giudica inaccettabile".
Per i sindacati è inammissibile lasciare 120 famiglie (300 con l’indotto) senza alternative né tutele. Nei prossimi giorni si susseguiranno iniziative per coinvolgere tutta la cittadinanza. La vertenza sarà ora seguita congiuntamente dal ministero del Lavoro e dal Mise con primo incontro il 15 novembre prossimo.
"I lavoratori non si arrendono e con loro tutto un territorio fatto di produzioni di eccellenza con forti tradizioni di relazioni industriali e rispetto dei diritti. A tal proposito l’Unione Parmense degli Industriali è invitata ad uscire da ogni ambiguità e a lavorare seriamente a una soluzione condivisa della vertenza, come quotidianamente ogni soggetto interessato fa su tutti i tavoli, per evitare un grave precedente che inevitabilmente peserebbe nei futuri confronti con tutte le aziende locali", spiega la Cgil.
Domani, mercoledì 8 novembre, alle ore 10, davanti alla sede della Froneri in via Bernini, si terrà una conferenza stampa in cui i sindacati di categoria annunceranno le future iniziative a sostegno della vertenza.