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Il governo dà ragione a sindacati e lavoratori. Sembra questo l'esito del round odierno, 26 ottobre, occasione di un nuovo incontro convocato a Roma dal ministero dello Sviluppo economico sulla grave vertenza che coinvolge i lavoratori del sito Froneri (joint venture di Nestlé) di Parma. L'azienza ha annunciato - ricordiamo - il licenziamento di 120 dipendenti e la chiusura del sito produttivo che impatta anche su circa 80 stagionali e una cinquantina di lavoratori dell’indotto.
La viceministro Teresa Bellanova ha sottolineato la gravità dell’annuncio, richiamando il principio costituzionale della responsabilità di impresa e ha invitato l’azienda a presentare un piano diverso dai licenziamenti al prossimo incontro fissato per il 6 novembre.
È stato anche chiarito che in casi come questo governo e Regione sono disponibili a supportare a supportare iniziative industriali di rioccupazione nonché un percorso di ammortizzatori sociali.
L’assessore regionale Palma Costi e il sindaco Pizzarotti hanno difeso con forza la vocazione industriale, in particolare nel settore alimentare, della regione e della città di Parma.
"La parola ora passa all’azienda. Da parte nostra continueremo le mobilitazioni come il presidio di oggi partecipato da una settantina di lavoratori per ottenere quello che chiediamo dall’inizio: alternative ai licenziamenti e futuro industriale per il sito di Parma", commentano i sindacati Fai, Flai e Uila di Parma.