L’assemblea generale della Flai Cgil di Parma ha dato mandato alla segreteria di proclamare lo sciopero generale dell’agroindustria parmense qualora non si trovasse una soluzione negoziale al “caso Froneri” o qualora non ci fosse una netta dissociazione da parte dell’Upi dai metodi e comportamenti di Froneri. "Il territorio di Parma merita molto di più, ha tutte le possibilità per assorbire crisi come questa e non si possono avvallare simili derive senza pagarne le conseguenze", si legge nel documento approvato dall'assemblea del sindacato.
La Flai Parma "esprime massima solidarietà ai lavoratori Froneri di Parma e li ringrazia per la dignità e la determinazione con cui stanno sostenendo la loro difficile lotta. Nestlé infatti, attraverso la new.co Froneri, per compiacere fondi iper speculativi sta distruggendo 850 posti di lavoro in Europa - prosegue il documento sindacale -. A Parma l’atteggiamento messo in campo dall’azienda dall’inizio della vertenza nega ogni basilare principio di responsabilità sociale di impresa, contraddicendo il dettato della Costituzione Italiana. Riveste particolare gravità la posizione dell’Unione Parmense degli Industriali che ad oggi non si è ancora pubblicamente espressa sulla vertenza. Una soluzione negativa di questa vertenza segnerebbe un punto di non ritorno nelle relazioni industriali di Parma, con una inevitabile impennata del conflitto sociale".
L’assemblea generale della Flai Cgil di Parma, inoltre, "vede favorevolmente la mobilitazione annunciata dalla Cgil in merito al tema delle pensioni e chiede a tutte le istanze di intensificare le mobilitazioni, con iniziative di sciopero, per cambiare il sistema previdenziale e garantire un futuro ai giovani".