I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Parma, Massimo Bussandri, Federico Ghillani e Mario Miano, esprimono grande preoccupazione per la vicenda che in questi giorni vede in prima linea i lavoratori dello stabilimento Froneri (ex Nestlè) e sottolineano l'importanza delle iniziative dei prossimi giorni, "il cui significato riguarda tutta l'industria parmense e va ben oltre quella vicenda e quella azienda".
"È la prima volta, infatti, che viene utilizzato un metodo di questo tipo, in cui un'azienda legata a un marchio importante, dopo aver dato rassicurazioni scritte e formali a sindacati, lavoratori e istituzioni locali circa il mantenimento del sito, decide di contraddire quelle scelte e di chiudere a chiave l'azienda, lasciando a casa centinaia di lavoratori. Questo stile segna un salto di qualità negativo nel metodo delle relazioni sindacali, in quanto fa venir meno ogni crisma di affidabilità e responsabilità, un modello che se dovesse trovare seguaci rischierebbe di aprire una stagione di conflitti sociali senza precedenti", osservano i sindacati.
Per questo motivo, gli esponenti confederali ritengono che la lotta debba essere di tutti i lavoratori e dell'intero territorio, a partire dalla manifestazione in programma per venerdì 6 ottobre, e chiedono quindi che l'azienda rimetta in discussione le proprie scelte e che tutti i prossimi attesi passaggi sindacali e istituzionali mantengano un forte presidio territoriale.