“Prevenzione e repressione delle frodi alimentari a rischio”. Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa lanciano l’allarme con riferimento ai provvedimenti che riguardano il ministero delle Politiche agricole e forestali. “Con l'entrata in vigore delle due nuove disposizioni normative (di cui al d.lgs. 177/2016, art.7, p.2, lett. a, e legge 154/2016, art 5, p.1 e 2 lett. G), relativamente alla materia dei controlli per la prevenzione e la repressione delle frodi agroalimentari", spiegano i sindacati, “c’è il rischio reale, a partire dal 2017, di una sovrapposizione di competenze tra ministero delle Politiche agricole e Arma dei Carabinieri e di una confusione di funzioni che pregiudicheranno il funzionamento di un’eccellenza della pubblica amministrazione come il Dipartimento dell'Ispettorato centrale repressione frodi (Icqrf) del ministero”. 

Né il ministro né il vice ministro delegato per l'Icqrf, continuano i sindacati, hanno mai ritenuto di fornire i necessari chiarimenti al fine di rassicurare i lavoratori impegnati nell’importante settore operativo, ed evitare che tutte le professionalità e l'esperienza del personale dell'Icqrf - che attualmente svolge più del 75 per cento dei controlli sulle frodi agroalimentari sul territorio nazionale - possano essere disperse”. Il ministro, conclude la nota, chiarisca definitivamente “le intenzioni del ministero e del governo sia per tutelare l'acquisita e riconosciuta professionalità del personale dell'Icqrf sia per garantire al cittadino la continuazione dello svolgimento di un lavoro che assicuri una sempre maggiore sicurezza nei controlli in campo agroalimentare”.