«Avviare al più presto un tavolo di confronto sul fabbisogno del personale, per definire con quali modalità e quali tempi le risorse recuperate attraverso la riduzione delle strutture complesse verranno destinate all’assunzione di infermieri e operatori sociosanitari». È quanto chiedono Orietta Olivo e Luciano Bordin, responsabili regionali della sanità di Cgil e Cisl, confermando il giudizio positivo dei rispettivi sindacati sulla delibera che prevede il taglio di 80 primariati nel giro di tre anni.
«Si tratta di una misura che attendiamo da tempo – commentano Olivo e Bordin – e che andrà attuata con l’obiettivo prioritario di migliorare l’efficienza dei servizi. In ogni caso siamo soltanto all’avvio di un confronto che deve essere accompagnato da un’attenta analisi del fabbisogno di personale, per comprendere quanto si dovrà assumere con i due concorsi in fase di preparazione».
Olivo e Bordin, infine, chiudono con un appello alla collaborazione di tutte le componenti, a partire daei medici di medicina generale che per Cgil e Cisl possono e devono essere i veri protagonisti della riforma» sul territorio. «Cambiare non è mai facile – concludono i due sindacalisti – ma sarebbe bene farlo assieme per garantire ai cittadini un servizio sanitario più efficace e più efficiente».
Friuli: Cgil e Cisl, serve più personale in sanità
Cgil e Cisl favorevoli al taglio dei primari: "Ma le risorse risparmiate vadano in assunzioni"
18 maggio 2015 • 00:00