Con una nota la Cgil calabrese prende posizione sul dissesto idrogeologico della regione. "Lo sfarinamento di gran parte del territorio calabrese - si legge in un testo a firma di Sergio Genco e Massimo Covello, rispettivamente segretario generale e segretario regionale - se e' straordinario nella sua vastita' e portata, non lo e' per nulla nella sua drammatica prevedibilita'. Non e' possibile fare ancora un bilancio, purtroppo il degrado i danni al territorio con gravissime ripercussioni sulle persone e le attivita', sono destinati a crescere di ora in ora".

"La Calabria ha bisogno di un piano
di interventi in difesa del suolo, - scrive la Cgil - di riforestazione, di rinaturalizzazione degli alvei dei fiumi, di un blocco totale della cementificazione delle aree urbane e delle coste, di una riconsiderazione di tutti i programmi di viabilita' secondaria in corso, varato e sostenuto con risorse nazionali in primo luogo, oltre che comunitarie e ordinarie. Un piano - sottolineano Covello e Genco - non studi e ricerche, che ne esistono gia' abbastanza ed a sufficienza, ne solo finalizzato alla gestione dell'emergenza, ma ad una programmazione degli interventi, in una scala delle priorita' che parta dalla messa in sicurezza strutturale del territorio, concreto ed immediato".