In seguito all’incontro svolto al ministero dello Sviluppo economico, oggi si sono svolte le assemblee dei lavoratori alla Franco Tosi. La delegazione della Fiom Cgil (regionale, territoriale e i delegati Rsu) ha avanzato una proposta ultimativa e vincolante, circa la possibilità di concludere, unitariamente e senza altri errori e scorciatoie di intese separate, un accordo positivo: il trasferimento d’azienda.
"Al termine dell’incontro al Mise – riferisce una nota della Fiom lombarda –, la bozza di testo presentata dal commissario straordinario raccoglie dei positivi e significativi passi avanti, rispetto all’ipotesi di accordo separata bocciata dai lavoratori. In particolare, in relazione alla durata del piano industriale e del mantenimento delle attività industriali nel sito di Legnano, ai trattamenti economici e normativi, all’esclusione esplicita del periodo di prova per le assunzioni. Permangono aspetti che dovranno essere precisati e integrati, soprattutto in relazione alle garanzie dei lavoratori pensionabili in caso di modifica della norma".
"Tuttavia, aspetto dirimente per definire la possibilità di una conclusione positiva attraverso un accordo sindacale e delle disponibilità conciliative individuali dei lavoratori, resta il tema delle norme sui licenziamenti parzialmente accolti nell’accordo integrativo. A fronte di una indisponibilità a modificare tale testo, si considera essenziale un chiaro e preciso impegno vincolante, quale parte integrante dell’accordo, al fine di escludere il ricorso ai licenziamenti collettivi, e/o per giustificato motivo oggettivo, ed economici per tutta la durata quinquennale del piano industriale", continua il comunicato sindacale.
“È bene precisare – afferma Mirco Rota, segretario generale della Fiom Lombardia – che questa condizione non determinerebbe, per la Bruno Presezzi, alcun aggravio di costi aggiuntivi in termini economici ma sarebbe un grande investimento di fiducia nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della Franco Tosi”.
Le lavoratrici e i lavoratori della Franco Tosi, da diversi anni e non per colpa loro, hanno affrontato molti e pesanti sacrifici. Hanno subito una condizione personale e familiare molto difficile e tuttavia, pur di far ripartire la fabbrica, sono disposti a farne ancora. “Continuiamo a pensare – aggiunge il segretario regionale delle tute blu – che vi sia un obiettivo comune: far ripartire e dare un futuro a una storia industriale gloriosa”.
“I lavoratori – conclude Rota – sanno che ciò può essere fatto non senza difficoltà: con organici fortemente ridimensionati rispetto a quelli attuali, e facendo ulteriore ricorso, per molti di loro, a lunghi periodi di cassa integrazione e mobilità. Pensiamo che i lavoratori sono pronti a fidarsi della Presezzi. E che la Presezzi sia pronta a fidarsi dei lavoratori. Con questo forte e conclusivo mandato ricevuto in assemblea, ci presenteremo al tavolo della trattativa, disponibili a definire un’ipotesi di accordo conclusiva, augurandoci che la Presezzi si renda disponibile ad aprire una pagina nuova per la Franco Tosi, evitando di assumersi la responsabilità di ritirare l’offerta e di portare l’azienda al fallimento”, conclude il responsabile della Fiom lombarda.
Franco Tosi, sindacati: pronti a firmare se c'è articolo 18
La proposta unitaria di Fim, Fiom e Uilm alla Bruno Presezzi è di non licenziare per i prossimi cinque anni. Un impegno di fronte al quale i sindacati sono disponibili a sottoscrivere un accordo
11 maggio 2015 • 00:00