Nel tardo pomeriggio di ieri è stata siglata unitariamente l'ipotesi di accordo per quanto riguarda la Franco Tosi anche con la società Bruno Presezzi. “Rispetto alla precedente bozza di accordo – riferisce una nota della Fiom Lombarda – ci sono diversi, importanti aspetti migliorativi. Un piano industriale di cinque anni, non più di due, periodo in cui l'azienda non potrà licenziare, in quanto per utilizzare gli ammortizzatori sociali per crisi e per riorganizzazioni, dovrà fare l'accordo con il sindacato; tutte le assunzioni a tempo indeterminato avverranno senza periodo di prova; a quanti andranno in pensione, qualora cambiassero le norme previdenziali, la Presezzi riconoscerà sei mesi di contribuzione Inps; il premio aziendale già esistente in azienda sarà spalmato e garantito come premio non assorbibile; il servizio mensa viene mantenuto alle stesse condizioni per i lavoratori: il pasto cioè costerà 0,20 € al giorno; ai sedici lavoratori che rimarranno in procedura di amministrazione straordianaria verrà garantita l'applicazione dello Statuto dei lavoratori anche se dovesse diminuire il numero degli stessi.

Questa mattina, dopo le assemblee cominceranno le operazioni di voto per i lavoratori che potranno votare fino a mezzogiorno: si continuerà a votare fino alle 12 di domani.
Secondo Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia: “Questo accordo è importante in primo luogo perché prevede un ruolo strategico per lo stabilimento di Legnano, il mantenimento dell'articolo 18 per quanto riguarda i licenziamenti disciplinari e per quanto riguarda quelli collettivi, l'inattuazione del Jobs act e l'impossibilità di utilizzare unilateralmente gli ammortizzatori da parte dell'azienda senza accordo con il sindacato”.

“Si tratta - osserva Rota - di un accordo che introduce evidenti e rilevanti modifiche rispetto al passato, soprattutto per il fatto che il piano industriale non è di due anni, ma ha una visibilità di cinque con la garanzia che la società rimarrà a Legnano nella sua sede storica. Con l'impossibilità di licenziare si danno garanzie ai lavoratori in termini di continuità. C'è la certezza del pensionamento per chi non ha ancora ultimato il percorso pensionistico. Tutte cose che nel precedente accordo non c'erano”.

“Per quanto riguarda gli aspetti retributivi, sottolinea ancora Rota, viene garantita la retribuzione al 100%, scongiurando la richiesta aziendale che voleva che tutti prossimi aumenti venissero riassorbiti dai supermininimi individuali. È importante allora che i lavoratori esprimano in maniera libera il proprio giudizio rispetto all'accordo, votandolo”.