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“Il piano, presentato da Cnh qualche mese fa, prevede il trasferimento delle attività del sito Fpt industrial di Pregnana Milanese (che occupa 300 lavoratori) e, quindi, la sua dismissione. Da subito ci siamo opposti al progetto. Ora vogliamo andare oltre, presentando pubblicamente un piano alternativo a chiusura e licenziamenti, che abbiamo elaborato per rilanciare la fabbrica”. A dirlo è la Fiom Cgil di Milano, annunciando per oggi (venerdì 7 febbraio) la presentazione a Milano, nel corso di un convegno nella sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli, di un piano alternativo a quello di Cnh. “Crediamo che chi ha l’onore e l’onere di rappresentare il territorio – spiega la Fiom – si debba adoperare, al fianco dei lavoratori e del sindacato, per impedire la chiusura di una fabbrica storica e l’ulteriore impoverimento del patrimonio manifatturiero della provincia di Milano”.
Il piano dei lavoratori e delegati sindacali prevede una forte riduzione dei costi e un aumento della redditività della fabbrica. “Il piano vuole essere una proposta che prova a entrare nel merito delle criticità segnalate da Cnh Industrial, ma che rilancia la necessità di non azzerare una realtà industriale importante, che produce tuttora profitti elevati”, spiegano Roberta Turi (segretaria generale Fiom Cgil Milano), Marco Giglio (Fim Cisl Milano metropoli) e Vittorio Sarti (segretario generale Uilm Uil Milano, Monza e Brianza). “Se confermata, la scelta della dismissione del sito di Pregnana avrebbe un impatto sociale estremamente negativo su circa 300 lavoratori e sulla collettività”. Il prossimo appuntamento con l’azienda è previsto per lunedì 10 febbraio in Regione: “Ci auguriamo – concludono i sindacati – che, anche grazie alla nostra iniziativa e al sostegno più incisivo delle istituzioni e della politica, in quell'incontro si possa registrare un cambiamento di rotta e di prospettiva dell’azienda”.