“Assunzioni, specializzazioni e contratti sono i tre nodi che rischiano di mettere in crisi il Servizio sanitario nazionale e che non vengono affrontati, se non in minima parte, dalla manovra. Noi proseguiamo lo sciopero bianco: stop agli straordinari”. Questa la denuncia della Fp Cgil Medici. “Alla sanità per il 2019 arriverà solo 1,14 miliardi e 4 miliardi e mezzo in tre anni, ma questo non è nulla di più di quanto già previsto dalla precedente legge di bilancio del governo Gentiloni e niente di comparabile a quanto serve”, spiega il segretario nazionale Andrea Filippi: “In particolare abbiamo briciole per le borse di specializzazione, poiché ne sono previste solo 900 per quattro anni per una spesa di 20 milioni di euro l’anno, quando è noto che di borse di specializzazione rispetto al fabbisogno su tutto il territorio nazionale ne servirebbero almeno 2.500”.
Nella Manovra sono previsti 10 milioni di euro per le borse di medicina generale e fondi per la riqualificazione delle strutture sanitarie obsolete. Ma “nulla sul contratto dei medici scaduto da dieci anni e nulla sulle assunzioni necessarie per garantire il ricambio generazionale dopo anni di blocco del turnover”. A fronte di questa situazione e in vista dello sciopero di 24 ore previsto per novembre, prosegue la mobilitazione lanciata poche settimane fa. “Sono in corso da giorni gli stop agli straordinari e l’utilizzo delle ferie che finora molto spesso non venivano godute per far fronte alle necessità di coprire i turni: stiamo cercando di mostrare cosa accade se ci riprendiamo i nostri diritti”, conclude Filippi.