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È stata la prima categoria della Cgil a eleggere l’Assemblea generale e sarà anche la prima a convocarla entro la fine dell’anno. È la Funzione pubblica, che – dando seguito alle decisioni assunte dalla Conferenza di organizzazione Cgil dello scorso settembre e dallo stesso processo di autoriforma che la categoria ha avviato – riunirà sabato 19 dicembre il neonato organismo, a distanza di poco più di un mese dalla sua costituzione, dietro la parola d’ordine “Futuro prossimo”.
Il 29 ottobre scorso, la Fp aveva dato il via libera all’assemblea, finalizzata ad allargare la partecipazione, diventando sempre di più un soggetto collettivo, grazie a un deciso ampliamento della sua rappresentanza. L’Assemblea generale, infatti, è quell'organismo – come si legge nel documento approvato dalla Conferenza di organizzazione della Cgil – “composto in maggioranza da attivisti/e dei luoghi di lavoro, eletti con i medesimi criteri di rappresentanza e pluralismo adottati per l’elezione del comitato direttivo”, e che avrà tra le altre cose la funzione di “discutere e deliberare in ordine alle linee programmatiche e di indirizzo dell’attività”, insieme a quella di “eleggere il segretario generale, la segreteria o uno o più componenti della stessa”.
Seguendo questi dettami, la Fp ha individuato 93 lavoratrici e lavoratori, divisi tra un 51% proveniente dai settori pubblici e il restante 49% dai settori privati, ovvero cooperazione sociale, sanità privata e igiene ambientale. Dei 93, le donne sono 64 e 29 gli uomini, mentre in 41 hanno meno di 40 anni. Lavoratrici e lavoratori che vanno a integrare i 142 componenti del comitato direttivo, per un totale di 235 unità, con una significativa presenza di lavoratori migranti.
Con l’assemblea di sabato, spiega Fabrizio Rossetti, responsabile d’organizzazione e componente della segreteria Fp, “e con l’impegno a convocarla almeno due volte l’anno, non solo acceleriamo questo processo di allargamento e inclusione, ma diamo anche il via al cambiamento della Funzione pubblica Cgil, che passa dalla composizione stessa dell’assemblea, nonché dal suo carico di rinnovamento”.
L’assemblea sarà il luogo, aggiunge Rossetti, “dove discuteremo delle linee programmatiche e di indirizzo della nostra attività sindacale, come prevedono le decisioni della Conferenza di organizzazione della Cgil e quelle che come categoria abbiamo preso nel nostro processo di autoriforma, e che avrà per questo il compito di ridurre la distanza tra le ‘strutture sindacali’ e i luoghi di lavoro, che vogliamo mettere sempre di più al centro, snellendo le strutture, per essere più vicini alle lavoratrici e ai lavoratori pubblici”.
La centralità dei luoghi di lavoro – che la Fp declina nel ruolo e nell'importanza sempre più determinante del delegato, delle Rsu e del comitato degli iscritti –, il rafforzamento della tutela individuale e collettiva, la formazione e la comunicazione, “non sono titoli – prosegue Rossetti –, ma scelte concrete alla base del nostro processo di autoriforma per determinare il cambiamento, quello stesso enunciato dalla Cgil, fatto di inclusività e ampliamento degli spazi di rappresentanza”.
Un processo che segna quindi un passaggio decisivo con l’Assemblea generale della Fp nazionale di sabato 19 dicembre a Roma al Centro congressi Frentani, alla presenza del segretario nazionale confederale Nino Baseotto: “Sarà per noi il giorno dove praticheremo l’essere per davvero ‘un’altra storia’ nella direzione del Futuro prossimo”, conclude Rossetti.