Una soluzione dignitosa per i precari della giustizia. A richiederlo è la Fp Cgil in una lettera inviata ai presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Laura Boldrini e Pietro Grasso, attraverso un progetto, redatto dal sindacato stesso, "perché nessuno dei 'tirocinanti della giustizia' rimanga escluso ma che al momento non ha ricevuto alcuna risposta 'istituzionale'". Eppure, fa notare la Fp Cgil, al contrario "è calato un silenzio intollerabile intorno a questa vertenza e il disinteresse per il destino di centinaia di famiglie".
La questione, ricorda la Funzione Pubblica Cgil nella lettera, "riguarda gli oltre 2.000 tra lavoratrici e lavoratori (ex cassintegrati, lavoratori in mobilità e disoccupati) che da sette anni, con diverse modalità, svolgono il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari (il Ministero della Giustizia) e che sono in attesa di una contrattualizzazione. Lavoratori che - spiega la Fp Cgil - a tutti gli effetti svolgono il loro lavoro sotto una formula, quella del tirocinio formativo, utilizzata in modo improprio, che cela in realtà vere e proprie forme di lavoro subordinato. Impegnati a colmare le oltre 9.000 carenze di organico del comparto, garantendo così la prosecuzione delle attività, ma con una retribuzione al di sotto della soglia sussistenza".
La Funzione Pubblica, rendendosi "parte attiva nel ricercare una soluzione, ragionevole e praticabile", ha così redatto "un progetto nazionale triennale di largo respiro con il coinvolgimento del Ministero del Lavoro e della Pubblica Amministrazione ed Innovazione, e proposto selezioni pubbliche tramite i centri per l'impiego, per le qualifiche previste dalla legge, in modo che nessuno rimanga escluso dai percorsi". Ma senza ricevere alcuna riposta "da parte del Ministro Orlando e del Governo, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni". Da qui le ragioni di una lettera ai presidenti di Camera e Senato, "affinché si trovi una soluzione dignitosa per il futuro di questi lavoratori".
Fp Cgil scrive a Boldrini e Grasso, serve soluzione per precari
La questione, ricorda il sindacato nella lettera, "riguarda gli oltre 2.000 lavoratori (ex cassintegrati, in mobilità e disoccupati) che da sette anni, con diverse modalità, svolgono il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari
2 agosto 2017 • 16:00