“Gravi le affermazioni rese al programma televisivo Piazza Pulita da un sedicente dirigente del Comune di Roma, che nell'intervista telefonica andata in onda ieri resta incomprensibilmente anonimo. Chiediamo al Commissario Tronca che, oltre a continuare la giusta attività di verifica sulle irregolarità commesse dai lavoratori, si avvii un'indagine interna su quelle dichiarazioni”. Queste le parole di Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio, in merito alla puntata del talk-show di La7 andata in onda ieri.
“Abbiamo scritto al Commissario in via ufficiale. Se un dirigente era al corrente di comportamenti penalmente perseguibili e non ha denunciato – continua il sindacalista - si intervenga. Se un dirigente arriva a sostenere che è colpa dei sindacati, si metta nero su bianco e si indichino i nomi. Quelle dichiarazioni, se confermata la fonte, ledono profondamente l’immagine dell’organizzazione che rappresento, che fa della legalità un punto fondante della propria azione sindacale. Un'accusa tanto generica getta discredito su tutti noi indiscriminatamente, senza riscontri, senza prove, senza diritto al contraddittorio. Un fatto che attiene alla correttezza della redazione, ma che peggiora la gravità di denunce sommarie che sparano nel mucchio”.
“Non accettiamo di passare per favoreggiatori e non escludiamo di chiedere conto delle affermazioni del dirigente in sede legale. Noi della Cgil i lavoratori infedeli li sospendiamo subito e senza aspettare 48ore, per poi espellerli. E basta chiamarli “furbetti” - conclude Di Cola - è offensivo per i lavoratori perbene: sono truffatori”.