“Allo stremo, in una condizione di grande disagio. Lo stato in cui versa il Corpo di Polizia penitenziaria ha bisogno urgente di interventi, in termini di miglioramento delle condizioni di lavoro, nuove assunzioni, risorse e rinnovo del contratto nazionale”. Così il segretario nazionale della Fp Cgil, Salvatore Chiaramonte, dopo la manifestazione di oggi a Roma in piazza Montecitorio dietro lo slogan, ‘Meno parole e più fatti per la Polizia penitenziaria’.
Da tempo, aggiunge il dirigente sindacale, “denunciamo la grave situazione in cui versano le donne e gli uomini che operano nelle nostre carceri, il rischio crescente per la loro incolumità fisica, l’aumento dello stress correlato al loro lavoro, il grave ritardo nell’aggiornamento tecnologico degli strumenti di ausilio alla sorveglianza, la drammatica carenza di personale, pari a 8 mila unità mancanti”.
Ragioni per le quali, dopo la manifestazione di oggi, il sindacato ribadisce: “Non arretreremo, la mobilitazione continua perché è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, adottando scelte, risorse e strumenti che mettano gli operatori di Polizia penitenziaria in grado di operare al meglio e nell’interesse dei cittadini”.