“Lanciamo un appello ai medici dipendenti e in formazione e ai cittadini perché rispondano in massa alla Consultazione europea online sulla direttiva sull'orario di lavoro, affinché si continuino a riconoscere a pieno titolo anche i periodi dei turni di notte nei quali non vengono effettuate prestazioni sanitarie. Inoltre la consultazione riguarda l'introduzione dell'obbligo di conteggio del servizio di reperibilità come orario di lavoro, con un limite massimo invalicabile”. Lo afferma in una nota Massimo Cozza, segretario della Fp Cgil Medici.

“Un tema caldo per l'Italia - ricorda il sindacalista - visto che in merito all'orario di lavoro dei medici la Commissione Ue ha già deferito il nostro Paese alla Corte di Giustizia Europea. E una lezione di partecipazione al Governo Renzi, che dovrebbe prendere esempio per capire come sia davvero possibile effettuare consultazioni regolamentate, trasparenti, che permettano una vera partecipazione dei soggetti interessati. Niente a che vedere con l'approccio propagandistico della consultazione nostrana sulla Riforma della Pa”.

“Se passasse come riconoscimento di orario di lavoro solo il tempo dei turni di guardia nei quali il medico è occupato a svolgere una prestazione sanitaria, avremmo un allungamento dell'orario di lavoro, minori riposi e un peggioramento della qualità dell'assistenza. Sarebbe inaccettabile, perché i i medici pubblici oltre a ridursi nel numero sono anche obbligati a turni sempre più pesanti. Senza staffetta generazionale, senza risposte ai precari e senza contratto da 6 anni”.

“Mentre il 12 dicembre scenderemo in piazza con Cgil e Uil per lo sciopero generale anche per ricordare alla Ministra Lorenzin e al Governo che la sanità è stata abbandonata, continueremo a promuovere la partecipazione e a batterci per orari di lavoro dignitosi, in Europa come in Italia”.