PHOTO
“È indispensabile partire dall’incremento del Fondo sanitario nazionale anche per avviare un piano assunzionale straordinario che, oltre a completare il percorso di stabilizzazione avviato con la legge Madia, integri gli organici a partire dai servizi con maggiore sofferenza”. Ad affermarlo è il segretario nazionale della Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Andrea Filippi, che commenta così le linee d’indirizzo tracciate dal ministro della Sanità, Giulia Grillo, sulle criticità del Servizio sanitario nazionale, sostenendo come siano “apprezzabili gli elementi di innovazione introdotti nel ragionamento complessivo e, soprattutto, la ricerca di una visione aperta che vuole tenere insieme le diverse problematiche emerse”.
Come medico del Servizio sanitario nazionale, osserva Filippi, “mi sembra fondamentale sottolineare l’importanza di inserire gli interventi urgenti indicati dal ministro in un contesto di programmazione di più ampio respiro. Le criticità trovano soluzioni efficaci e durature se si incardinano in una visione generale dei problemi del Ssn. In riferimento alle carenze di personale sanitario, ad esempio, sarebbe controproducente intervenire su specifici ambiti di criticità, senza avere chiare le problematiche che insistono su tutti i servizi e su tutte le professionalità del Servizio sanitario. Da medico sono portato a diffidare di interventi che mirano a tamponare i sintomi di una malattia, anche quando danno sollievo, se non sono accompagnati da processi diagnostico-terapeutici che ne curano le cause”.
Per questo, continua Filippi, “no a soluzioni tampone ma interventi strutturali e sistemici, a partire dal piano assunzionale passando per la necessità, come dice il ministro Grillo, di avviare un percorso di revisione dell’accesso alla facoltà di medicina e da subito incrementare i posti per la formazione specialistica. Cosi come è fondamentale, se vogliamo evitare la fuga dei professionisti verso il privato, valorizzare le competenze e le professionalità, a partire dal rinnovo contrattuale che per i dirigenti del Ssn non è ancora garantito. Solo successivamente saremo disponibili a discutere le soluzioni transitorie e di emergenza proposte per tamponare quelle carenze causate negli anni dal definanziamento del Fondo sanitario nazionale, dal blocco del turn-over e dall’imbuto formativo della formazione medica e specialistica”, conclude.