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“Una situazione molto grave quella che si è registrata all’ospedale Civico di Palermo con le aggressioni nei confronti degli operatori sanitari. Cronaca annunciata di una condizione che denunciamo da tempo e causata da anni di tagli e blocco delle assunzioni”. È quanto si legge in una nota della Funzione pubblica Cgil, secondo la quale “si può invertire la crisi del sistema sanitario solo a partire dall’approvazione di un piano straordinario di assunzioni in sanità che come categoria abbiamo proposto”.
La categoria della Cgil, da dati di un suo report, ricorda come “dal 2009 a oggi si contano, infatti, oltre 50 mila lavoratori in meno, parliamo di circa 3 mila operatori di assistenza, più di 10 mila infermieri e oltre 20 mila lavoratori tecnici, riabilitativi, della prevenzione e amministrativi”. Inoltre, prosegue la nota, “nel rinnovo del contratto abbiamo introdotto strumenti di partecipazione sindacale per prevenire questi fenomeni, ma la questione nodale rimane quella di investire in sanità. C’è bisogno di mettere a disposizione risorse per garantire nuove assunzioni, per il rinnovo contrattuale 19/21, per salvaguardare e aumentare i servizi ai cittadini”.
La salute, aggiunge la Funzione pubblica Cgil, “è un diritto e la sanità pubblica è un valore che va avanti grazie al contributo unico delle lavoratrici e dei lavoratori. Le aggressioni al personale nella rete dell’emergenza è oramai all’ordine del giorno e non solo non è tollerabile ma neanche civile, perché i lavoratori diventano i destinatari della frustrazione delle lunghe attese dei cittadini e dei disservizi”, conclude la Fp Cgil.