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"A rischio la garanzia dei servizi essenziali ai cittadini se la Legge di Stabilità per il 2017 dovesse confermare il prelievo automatico di un miliardo da parte dello Stato dalle casse delle Province e delle Città Metropolitane". Ad affermarlo è Federico Bozzanca, segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil, secondo il quale "l'ulteriore prelievo, insieme a quelli previsti dalle scorse manovre del 2015 e del 2016 e ai cospicui tagli già subiti da questi enti, rischia seriamente di portare gli enti dritti al dissesto finanziario e al collasso dei servizi".
Una situazione "insostenibile", continua il dirigente sindacale, "che ha già spinto ben 47 province su un totale di 76 delle regioni a statuto ordinario, insieme a ben 8 città metropolitane su 10, a non rispettare il Patto di Stabilità che vincola le casse di questi di enti. Una condizione che ora non si ripercuoterà più solo sui lavoratori che già hanno subito le conseguenze negative dell'applicazione del riordino amministrativo, con un danno economico sostanzioso intervenuto sul loro salario medio, circa 1.350 euro (-4,6%) all'anno. Andrà ad incidere adesso direttamente sulla tenuta di servizi essenziali per i cittadini come l'edilizia scolastica e la manutenzione delle strade".
Per questo, prosegue Bozzanca, "ci associamo alla rivendicazione già espressa dal Presidente dell'Anci, Antonio Decaro, e dal Presidente dell'Upi, Achille Variati, di bloccare questo ulteriore taglio, data la già accertata insostenibilità per le disastrate finanze di questi enti. Rivendichiamo, inoltre, che si intervenga immediatamente a rimuovere le sanzioni derivanti dallo sforamento del Patto di Stabilità, che ricadono in capo ai dipendenti degli Enti di Area Vasta e Città Metropolitane e ai cittadini per una situazione economico-finanziaria che non hanno in alcun modo contribuito a creare". La categoria Cgil dei servizi pubblici è pronta, conclude il dirigente sindacale, "a mettere in campo tutte le iniziative di mobilitazione e a continuare ancora più forte la mobilitazione se il governo proseguirà a mettere a rischio la tenuta dei servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro delle migliaia di lavoratrici e di lavoratori".