(Adnkronos) - 'Questo e' un governo tecnico. Non e' di parte e non vuole favorire una parte o un'altra della societa' italiana o partiti a cui non e' particolarmente legato'. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sentita da SkyTg24 nel corso della trasmissione 'L'intervista'. 'Ovviamente -sottolinea- c'e' una maggioranza a cui il governo rende conto ma l'esecutivo ha l'ambizione di fare delle politiche per il paese'.
'Nessuno potra' mai licenziare per motivi di discriminazione. E' inaccettabile in qualunque paese civile e quindi anche in Italia', ha aggiunto Fornero. 'Dobbiamo rompere quel meccanismo per cui il lavoro flessibile e' quello che costa di meno. La flessibilita' deve valere ma la devi pagare di piu'. La flessibilita', quindi, e' una fattore importante della produzione: le imprese la devono 'pagare un po' di piu' e non un po' di meno', aggiunge il ministro. 'Non c'e' nessuna demonizzazione del posto fisso che resta un'aspirazione per molti ma se non puo' essere per tutti, chi accetta la flessibilita', non ne deve pagare i costi'.
La Camusso non e' un'avversaria", ha aggiunto il ministro del Lavoro spiegando come l'atteggiamento dell'esecutivo, al momento di sedersi al tavolo delle trattative con le parti sociali, sia stato quello di "cambiare il lessico degli incontri", dato che, ha detto il ministro,"il dialogo si fa tra parti che si intendono ma non per forza di identiche vedute. Non considero Camusso mia avversaria. E' una persona che ha un ruolo importantissimo, rappresenta molti lavoratori italiani'.
Fornero: imprese devono pagare la flessibilità
4 febbraio 2012 • 00:00