L'incontro al ministero si è infatti concluso con un sostanziale nulla di fatto. Sintetizza così oggi la Repubblica l’esito dell’incontro di ieri tra governo e parti sociali. “L'unica novità – specifica Roberto Mania – riguarda i tempi dell'entrata in vigore della riforma: non più nel 2013 bensì, gradualmente, nel 2017”. Quel che è certo è che “senza un incremento delle risorse per i nuovi ammortizzatori sociali resta il giudizio negativo soprattutto dei sindacati sul progetto della Fornero”.

Nel corso del vertice, la titolare del Welfare ha ribadito l'obiettivo della sua riforma e gli strumenti con i quali intende realizzarla. “Il ministro – osserva ancora la Repubblica - ha spiegato che attualmente su circa 12 milioni di lavoratori dipendenti, solo poco più di quattro sono coperti dagli ammortizzatori sociali. Troppo pochi. Da qui la necessità di estenderli a tutti. Chiudendo la lunga stagione della generosità, usando le parole della Fornero”.

Insomma, esemplifica Mania, “mai più accordi come quelli per la ristrutturazione dell'Alitalia, che ha previsto sette anni di cassa integrazione straordinaria o dell'Alenia con ben nove anni di sostegno al reddito (tra cigs e mobilità) fino a maturare i (vecchi) requisiti per il pensionamento”.