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'Civili per Natura’. “Una piazza piena e colorata per rivendicare una vera riforma per il Corpo forestale dello Stato, non l’accorpamento nell’arma dei Carabinieri, non la militarizzazione dei 7mila tra donne e uomini che ne fanno parte”, fa sapere la Fp Cgil Nazionale dopo “il risultato straordinario della manifestazione di questa mattina”. Dall'iniziativa di questa mattina, davanti alla Camera dei deputati a Roma, prende le mosse l'intensa mobilitazione che porterà allo sciopero di settembre dell’intero Corpo forestale dello Stato", promossa da Cgil e Fp Cgil, insieme a un vasto cartello di sigle sindacali.
“Oggi il governo di Matteo Renzi ha compiuto un vero miracolo: è riuscito a mettere insieme nella stessa piazza il Corpo forestale e tutte le rappresentanze del comparto sicurezza per ribadire un ‘no’ fermo a questo atto sbagliato che rischia di far disperdere le numerose e, soprattutto uniche, competenze dell’unico corpo di polizia ambientale del nostro paese, costringendo i suoi appartenenti a rinunciare a tutti i loro diritti civili e sindacali, compresi il diritto di adesione sindacale e il diritto allo sciopero”, come afferma Salvatore Chiaramonte, Segretario nazionale della Fp Cgil Nazionale, dal palco della manifestazione. “L’accorpamento nei Carabinieri è un rischio drammatico, però, non solo per le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche per i servizi e le tutele, ambientale, agroalimentare e delle specie animali, che il Corpo forestale offre ogni giorno ai cittadini in tutto il territorio italiano”, continua Chiaramonte.
“È sbagliato perché si cancellano professionalità e un presidio importante nella tutela ambientale e nel contrasto alle ecomafie”, così anche Gianna Fracassi, segretario confederale della Cgil, dal presidio di questa mattina. “In una fase in cui si registra una diminuzione dei reati ambientali è incredibile pensare di procedere con un'operazione di questo tipo che, sicuramente, avrebbe una ricaduta importante anche sulla legalità e sulla tutela del nostro territorio. Per questo chiediamo al governo di prorogare i termini di attuazione della delega e di aprire il confronto sui contenuti del decreto per una vera riforma per il Corpo forestale e per gli altri corpi di polizia”, conclude Fracassi.
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