“L'assemblea unitaria di questa mattina ‘Salviamo la Forestale per il paese’, promossa da Fp Cgil, Fns Cisl e Uil Pa, ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, un secco no del personale del Corpo forestale dello Stato alla soppressione del corpo e alla militarizzazione forzata, che si realizzerebbe attraverso il passaggio ope legis nei Carabinieri”. Così il segretario nazionale della Cgil, Gianna Fracassi.
“E' gravissimo che su una partita così delicata - aggiunge la dirigente sindacale - non si apra alcun confronto con le rappresentanze dei lavoratori, mentre nel frattempo si procede alla scrittura del decreto attuativo, di cui da giorni circolano varie bozze. Non è con la cancellazione del Corpo forestale che si mette in atto una vera riforma delle forze di sicurezza in questo paese, e con il tratto della solita operazione mediatica non si affrontano i nodi concreti a partire dalle sovrapposizioni e duplicazioni di ruoli e di competenze”.
“Inoltre - sottolinea Fracassi - l'ipotesi di assorbimento della Forestale nei Carabinieri ha forti criticità anche sul versante costituzionale: la carriera militare, infatti, è scelta e non si può obbligare chi questa scelta non ha fatto”.
“La Cgil - conclude la segretaria confederale - sostiene le iniziative che le categorie unitariamente stanno programmando e chiede che si apra subito il confronto con il governo. In caso contrario la nostra organizzazione metterà in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie, senza escludere lo sciopero. Non è accettabile, infatti, che si cancelli un presidio fondamentale della tutela del territorio e che si mettano in discussione diritti civili ed associativi del personale in un silenzio assordante e senza alcun confronto”.
Forestale: Cgil, no alla militarizzazione forzata, pronti anche allo sciopero
"L'assemblea unitaria ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, un secco no del personale del Corpo forestale dello Stato alla soppressione del corpo e alla militarizzazione forzata"
25 settembre 2015 • 17:47