La recente notizia della imminente acquisizione di Foodora da parte di Glovo ha comportato per ora solo l’annuncio, da parte della multinazionale spagnola del food delivery, che i duemila ciclofattorini attualmente in forza all’azienda tedesca non saranno confermati. È l'allarme ribadito oggi (15 novembre) dalla Filcams Cgil.

Il tavolo promosso dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio “naviga in acque agitate con le imprese incapaci di fare sintesi fra le loro divergenti impostazioni e il dicastero che pare voler ascoltare le proposte di tutti (a partire da quelle dei rider) senza in realtà fornire risposte esaurienti a nessuno dei suoi interlocutori. C'è grande confusione e incertezza, dunque, per un settore figlio della rivoluzione digitale e cresciuto vorticosamente negli ultimi anni attingendo a piene mani dalla precarizzazione del mercato del lavoro.

“È ora di fare chiarezza, per questo assieme a Fisascat e Uiltucs abbiamo chiesto a Foodora di raccontarci su quali basi anche giuridiche si sta perfezionando la cessione a Glovo”. Lo dichiara Cristian Sesena, segretario nazionale della Filcams Cgil, che prosegue: “Il nostro obiettivo è comprendere se tutto sta avvenendo correttamente perché a oggi mancano le comunicazioni ufficiali. Vogliamo fare tutto quanto è in nostro potere per salvaguardare l’occupazione (diretta e non) potenzialmente interessata da questa operazione societaria”.

Non è pervenuta finora una posizione netta del dicastero del Lavoro. “Paradossale – conclude Sesena – che da un lato si sbandieri in ogni dove la ferma intenzione di offrire garanzie e tutele ai rider, dall’altro si faccia finta di non capire che prima di tutto bisogna garantire il posto di lavoro a questi lavoratori che sono in procinto di perderlo. Il ministero non può esimersi dall’intervenire”.

 Firenze: flash mob il 16 novembre

A Firenze circa 200 ciclofattorini resteranno senza lavoro dal 1° dicembre, quando saranno scaduti i loro Co.co.co. “Si tratta di ragazzi e ragazze, giovani e anche meno giovani, studenti o ciclofattorini a tempo pieno – hanno spiegato in una nota Ilaria Lani e Aldo Iacona, del Nidil Cgil Firenze –. Per continuare a lavorare, se vorranno, potranno solo partecipare alle selezioni di Glovo, senza nessuna garanzia di continuità occupazionale, e sperare di vincerle all’interno di una gara con nuovi sistemi di ranking. Qualora fossero scelti da Glovo, vedrebbero in ogni caso peggiorare le proprie condizioni di lavoro, in quanto non avrebbero un Co.co.co, ma una collaborazione occasionale pagata a cottimo”.

“Foodora ha ceduto a Glovo l’intero pacchetto commerciale, dai ristoranti ai dati sulle App fino ai clienti, ma non i lavoratori che in quanto Co.co.co non hanno nessuna garanzia: un panino per queste aziende vale più dei lavoratori in carne e ossa – hanno denunciato –. È inaccettabile, per questo abbiamo scritto alla Regione Toscana affinché apra un tavolo di crisi sulla vertenza, così come abbiamo scritto ai vertici locali di Foodora per chiedere un incontro”. Nidil Cgil, insieme ai ciclofattorini fiorentini, organizzerà un flash mob in una piazza del centro di Firenze per venerdì 16 novembre.

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