Cgil, Cisl, Uil e Legambiente della Sicilia hanno deciso di non partecipare oggi ai lavori del Comitato di sorveglianza dei fondi strutturali europei 2007/2013 (Po Fesr) per protesta contro l’autorità di gestione regionale “in relazione – si legge al perdurare dell’incapacità di spesa delle risorse (su 6,5 miliardi del Fesr la spesa certificata è di 800 milioni)”.

“Come ha segnalato il commissario europeo Hahn - dice Antonio Riolo, della segreteria regionale Cgil - si rischia il disimpegno di 600 milioni, e questo sarebbe un fatto gravissimo - sottolinea - vista la crisi che attraversa la Sicilia. Purtroppo - aggiunge - siamo di fronte a un governo regionale che brilla per l’incapacità di una rapida e qualificata spesa dei fondi strutturali e a una classe politica che si e’ dimostrata non all’altezza attestando la Sicilia prima tra le regioni dell’area convergenza per risorse non utilizzate”.

Riolo aggiunge che “il partneriato sociale, lungi dal volere fare demagogia, chiede fatti concreti, come abbiamo segnalato nella lettera inviata il 22 maggio al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio che metteva in primo piano il nostra allarme circa l’incapacità in Sicilia di spendere i fondi strutturali. Si rende adesso necessario – conclude - un intervento del ministro Barca per sbloccare una situazione ormai insostenibile”.